528 l’adriatico dentale, unisca Bristol con Parigi, Berna e Verona, ■ e tocchi l’Adriatico a Venezia, indi passando fra Brindisi e Valona e sopra Corinto, giunga alle foci del Nilo. Credo d’avere nel modo più semplice e chiaro graficamente segnata la direzione del transito attraverso l’Adriatico fra quella parte d’Europa ed il Levante. Più completa sarà l’osservazione, se al raggio della diagonale fra Bristol e Venezia si imprimerà, con centro quest’ultima città, un movimento verso Oriente, perchè allora sarà manifesto come a Venezia e quindi nell’Adriatico possa defluire tanta parte del commercio tedesco, nella stessa guisa che nel Medio Evo lungo quel mare e attraverso le strade alpine s’incamminavano i transiti per la Germania. Anche queste considerazioni affidano circa l’assoluta importanza del mare Adriatico. Esse mettono in rilievo la parte che assume e che va sempre più intensificando nel commercio internazionale quel piccolo tratto del Mediterraneo tanto utile all’Europa, come è necessario alla vita e all’esistenza nostra. Il Valussi, già da me ricordato, riconobbe e sostenne, fin da quando espose le sua idee sull’Adriatico, l’alta funzione di questo bacino in rapporto a quella di tutto il Mediterraneo ed in correlazione al movimento del commercio mondiale, incitando gli Italiani a volgere lo sguardo non soltanto verso occidente ma a fissarlo anche sul lato di ponente. « Se Torino e Milano con Genova, Bologna e l i-