LtìdÒEiÌDA E PREISTORIA terra e per mare, le prime relazioni. E così quando Roma iniziò le sue origini gloriose, le popolazioni italiche, disposte lungo il litorale adriatico, avevano già percorso una fase notevole della civiltà, ed Etruschi e Greci avevano impresso orme indelebili tra di esse. Ma quali erano state, prima che questi due popoli affermassero il loro primato sull’Adriatico, le regioni più benemerite nella navigazione e nei commerci, e che per conseguenza superavano le altre? Due, io credo, l’Apulia e la Venezia: l’una per essere collocata in una posizione avanzata verso il Levante; l’altra per la fecondità del suolo e la navigabilità dei fiumi; due regioni di cui abbiamo notato l’affinità circa i loro abitatori. Ammettendo adunque, secondo qualche scrittore ('), che i Veneti recassero nella Penisola i riti che avevano appreso dai Traci con i quali erano prima convissuti, come, ad esempio, il culto a Diomede, re dei Bistoni in Tracia, e soprattutto il sacrifìcio d’un cavallo bianco, è lecito supporre che i Veneti furono i primi ad attivare con successo la navigazione nell’alto Adriatico, quando altre popolazioni italiche traevano ancora placida vita patriarcale nella tranquillità della pastorizia. Diversamente, se nel Diomede della leggenda è da ravvisarsi l’eroe greco che combattè sotto le mura (x) Pigiasi, Memorie storiche dei Veneti primi e secondi, II, capo XXIX. Venezia, 1796-98.