240 L’ADRIATICO Nota il Manfroni, sulla scorta di documenti (I), che la marina veneziana dopo la guerra di Chioggia cadde in una crisi impressionante, e ne espone le cause, prima fra tutte questa che cioè, con la perdita della Dalmazia, veniva a mancare alla Repubblica il principale semenzaio dei suoi bravi marmai; ed in tal modo essa non potè assumere una parte efficace e decisiva nell’azione combinata delle forze cristiane, per terra e per mare, contro gli invasori della penisola balcanica. Io osserverei però che se, nonostante il decadimento delle forze navali, Venezia potè ugualmente battere Genova a Modone nel 1403, anche la flotta di questa repubblica doveva trovarsi in uno stato pari a quella veneziana, conseguenza cotesta della guerra di Chioggia, che avea ridotto a mal partito le finanze delle due rivali. E se, nonostante le deplorate condizioni, il naviglio di S. Marco riuscì a vincere i Turchi a Gallipoli nel 1416 (2), ciò facilmente si spiega, pensando che la marineria ottomana era allora in fasce e raffazzonata alla meglio o, alla peggio, con i più disparati ed infidi elementi. Ma appunto per ciò non riesce chiaro perchè, ammessa pure la crisi della marina veneziana, ne derivasse, proprio all'indomani della vittoria di (x) La crisi della marina militare di Venezia dopo la guerra di Chioggia. Atti 1st. Ven., 1909-10, LXIX, parte II. (2) Vedi Manfroni, La battaglia di Gallipoli e la politica veneto-turca (1381-1420). Ateneo Ven., XXV, 1902, vol. II.