VENEZIA E I TURCHI 325 affatto digiuni e si pascoleranno bene di fronte a noi Trieste, Ancona e Livorno, e che vedremo l’Adriatico pieno di esteri legni a portare i prodotti occorrenti, esclusi i nostri ». Nella Venezia Giulia invece tutto rinasce e Trieste schiude agli Asburgo la porta dell’Adria-tico. I primi provvedimenti risalgono ancora al sec. xvi, perchè allora viene riattata, insieme con altre, la strada dellTsonzo e delle nuove se ne aprono. Nel 1625 gli stati goriziani chiedono che il governo obblighi i transiti a scendere lungo quel fiume anziché per la pontebbana ; ed un secolo dopo è prescritto alle merci provenienti dalla Stiria e Carinzia (ad eccezione del vino e del ferro) di percorrere la cosidetta via commerciale che mena a Trieste. Ed appena il Eriuli orientale crea tali prodotti da resistere alla concorrenza, il governo di Vienna inizia l’ostracismo verso le merci forestiere; tuttavia solo nel sec. xvm è dichiarata guerra doganale alle mercanzie venete, mentre le amministrazioni dello stato e della provincia rivolgono tutti i mezzi al risveglio economico della regione e gli stati goriziani instano unanimi perchè ai porti di Duino, di S. Giovanni sul Timavo, di Cer-vignano e di Aquileia si concedano ampie fran-chige (’). (*) Vedi il mio lavoro: Notizie sul commercio friulano durante il dominio veneto. Udine, 1910; vedi anche: Marchesi, op. cit.