3io i/àdrìaticO naviglio ottomano non esce, di regola, dall'Egeo, è conseguito lo scopo di neutralizzare l’Adriatico alla grande contesa turco-veneta, alla quale sarebbe rimasto estraneo anche nel periodo anteriore se la Spagna e l’animo del grande capitano genovese non l’avessero, con malfida politica, impedito. Gli avvenimenti, dirò così, adriatici che si svolgono dalla giornata di Lepanto alla fine di Venezia (1571-1797), in un periodo cioè di più che due secoli di vita, non sono nè numerosi nè salienti, dati gli effetti morali di quella battaglia per i Musulmani e la conseguente limitazione del duello turco-veneto al bacino orientale del Medi-terraneo. L’Adriatico ritorna dunque dal 1571 al 1797 un golfo veneziano, come era stato nell’età storica in cui la Repubblica, gloriosamente conquistatolo, l’aveva tutto sottoposto alla sua egemonia, cioè dalla IV Crociata alla caduta di Costantinopoli. Ma in questo periodo esso era stato spettatore della meravigliosa vitalità politica ed economica di Venezia, mentre nei secoli xvn e xvm assiste ad una lenta, ancorché gloriosa, discesa verso un’irreparabile rovina. E non soltanto eran causa le combattute forze ottomane ma le grandi scoperte, le quali, spostando improvvisamente i traffici dal Mediterraneo ai grandi oceani, aprivano ad altre nazioni nuove vie e più ricche fonti al commercio internazionale. E noto, a proposito delle grandi scoperte, come