294 1/ADRIATICO Studiando infatti la politica adriatica di Venezia dalla pace di Bagnolo alla battaglia di Lepanto (1484-1571), notiamo che gli elementi marinari che si disputano il Mediterraneo sono la Spagna, la Turchia e Venezia; ma questa finisce poi col venire superata dagli altri due contendenti. E siccome la Repubblica difendeva con tutti i mezzi il principio che l’Adriatico rimanesse estraneo (e ciò nel suo esclusivo interesse) alle grandi gare internazionali, Ottomani e Spagnuoli cercavano di danneggiarla proprio in quel bacino. Ma dei due si resero assai più pericolosi i secondi, mirando essi allo scopo di sacrificare ai loro vasti disegni l’indipendenza di Venezia. Tutte le vicende adriatico-mediterranee dal 1484 al 1571 si contengono nei termini sopra descritti. E quando si valuti la smisurata baldanza dei Turchi ed il favore che riceveva dalle gelosie cristiane; quando si consideri che la Spagna mirava ad instaurare la sua egemonia sull’Europa, riesce agevole comprendere come Venezia rimanesse, quale potenza mediterranea, al disotto degli uni e degli altri e come perciò si trovasse talora in penose situazioni, da cui si salvava con la sua tradizionale abilità e prudenza. La posizione della Spagna e dei possessi ch’aveva in Europa ed in Africa le assicurava il dominio del Mediterraneo occidentale e medio; sull’orientale era forte il prestigio ottomano: alla Spagna contrastava la Francia, alla Turchia Venezia. I