382 I,’ADRIATICO si contiene entro quei brevissimi termini. E questo rilievo contiene in sè la spiegazione di tutto l’indirizzo austriaco nei riguardi dell’Adriatico e particolarmente svela la ragione del sistema repressivo contro l’elemento latino su quel mare. Mi spiegherò meglio. I/Austria, di origine e di anima tedesca (ed ancor oggi è tale, ad onta del dualismo e nonostante l’accresciuto contingente slavo), non avrebbe mai potuto spingere le popolazioni jugoslave a lei soggette contro la Russia, poiché in tal caso quelle popolazioni, dato il progresso del loro sentimento nazionale, si sarebbero rivoltate contro Vienna e Budapest inalzando la bandiera dello Czar. 1/Austria quindi si pose a favorire in tutti i modi gli Jugoslavi suoi sudditi e ad accarezzarne i desideri di espansione sull’Adriatico. Quindi Trieste, l’Istria marittima e le oasi latine della Dalmazia si trovarono improvvisamente dinanzi un concorrente formidabile ; il quale, non in nome della Russia ma dell’Austria-Un-gheria, tentò di strappar loro quella posizione privilegiata che a buon diritto godevano da secoli. E i Gabinetti di Vienna e di Budapest, lieti d’aver trovato il mezzo di distrarre gli Sloveni ed i Croati dalla Russia, fomentarono la rivalità degli Slavi contro i Latini, la quale naturalmente si mutò in odio e persecuzione da parte dei primi contro la minoranza italiana. In conclusione mentre per lo stato asburghese