leggenda e preistoria 7 gici rinvenuti sulle coste del Mediterraneo non ci convincono che su tutte le rive di questo bacino fosse ugualmente distribuita quell’antichissima civiltà. A parte dunque il problema delle origini delle stirpi: cerchiamo invece fra le popolazioni dell’Adriatico, che nel periodo preromano s’affacciavano alle due sponde, quali abbiano cominciato la navigazione di detto mare e quali tratto i maggiori successi ; ed anzitutto aiutiamoci con le leggende. Pe prime espansioni degli Elleni e le peregrinazioni dei Troiani e dei Greci, poi che il superbo Ilion fu combusto -, si perdono infatti nella leggenda. Si vuole che Antenore (*) giungesse dalla Paflagonia con una grossa schiera di Eneti e che, sopraffatti gli Euganei, fondasse Padova. Così pure fra i Viburni, a Pola ed in tutta lTstria ripetevasi anticamente il racconto degli Argonauti e di Medea, e sulla costa illirica Ilio, figlio di Ercole, credevasi capostipite degli Illei, abitatori di quella regione. Ma più abbondano le leggende lungo la riva (*) Ricordiamo le parole di Livio suirorigine dei Veneti (I, i): Constai... casibus variis Antenorem cum multitudine Enetum, qui seditione ex Paphlagonia pulsi et sedes et ducem, rege Pylaemene ad Troiani amisso, quaevebant, venisse in in-timum maris Adriatici sinum, Euganeisque, qui inter mare Alpesque incolebant, pulsis, Enetos Troianosque eas tenuisse terras. Et in quem primo egressi sunt locum, Troia vocatur, pagoque Troiano inde nomen est; gens universa Veneti appellati. — Vedi anche: Micau, L’Italia avanti il dominio dei Romani, I, cap. IX. Tipografia Elvetica. Capolago, 1842.