236 DISCORSI DE IL SABBATTINO ECC. porto tra li dui castelli, non si farà per tutta la laguna, e 1’ acqua, che entrarà, con-venirà prima impir li canali fino a 1’ altezza de quelli e delle velme, et, ascesa sopra le velme, la se dilaterà e perderà parte del corso, et attenderà solamente ad alciarsi pian piano, perchè non trovarà incontro da altra acqua, che la inaici: et in questo mezzo passarà il tempo limitado delle hore sei, et essa acqua, per lo arbasciarsi del mare apreso fi fitti, ritornarà ad uscir fuora. Che con più porti l’acqua, che entra per uno, se incontra con quella, che entra per l’altro, e tutte doi si alciano insieme, a tal che lo impir degli miglia 20 con cinque boche si fano cinque contrasti e cinque alciamenti e con una bocca sola non vi serà contrasto alcuno et il mare si alciarà al segno presente, e pegio farassi impedindo 1’ acqua del porto de Chiozza che non vengi verso Venetia, che la laguna si farà più longa miglia 4. E la verità si ha veduta che, avanti che ’1 si restringesse la laguna con arzeri, corno è detto, e che a quella se li tolesse miglia dieci per ascesa verso terraferma, il comune era più basso del presente piedi due et più. E questo si conosce, che ’1 si ha convenuto alciar le strade, e campi, e piazze per la città, et a molte case e chiese vechie, che hano il pavimento più basso del comune de 1’ acqua. Et inganassi certo dicendo che a forzo si convenirà alciarsi la laguna al comun presente, tanto con uno porto solo, quanto la fa con 5, per esser la laguna una cosa istessa con il mare. Egli è ben vero che 1’ acqua della laguna è una istessa con il mare quanto a la salsedine. Ma che la sia astretta al far de uno istesso alciamento et arbasciamento dentro degli fitti con l’impedimento de quelle, corno la fa fuori, naturalmente non lo puoi far, perchè, corno è detto, il fato consiste nella grandezza del luoco, nella qualità de la bocca e nel tempo limitado. Pigliassi due bote, 1’ una piena e 1’ altra vuota, e pongansi quelle con li capi 1’ una apreso l’altra e pon-gansi nel basso una canola : se dimanda, se in termine de hora mezza entrarà tanta acqua della piena in la vuota, quanto lo faria ponendone 5. Questa è ragion probatissima senza contrasto. L’è il vero che, quando il mar sempre si alciasse e crescesse e poi del tutto si fermasse, Y acqua della laguna si alciarebbe di dentro a 1’ altezza del mare de fuora ; ma, essendo il tempo limitado, non lo puoi far. Dirò più, che, stando la laguna corno la sta, si vede non esser mai 1’ acqua di quella ad uno istesso segno, perchè in uno tempo istesso l'acqua ascenderà per fi porti, crescendo che dalla mittà de la laguna verso terra, la descenderà calando, e pel contrario la uscirà descendendo per il porto, che la ascenderà, crescendo verso terraferma. Aliega lui queste 3 comparationi, una non vera, e le altre due non similli. La non vera è questa, che ’1 dice che, quando la laguna ascendea fino a S. Ilario, la se impiva a l’istesso segno, corno la fa al presente, e non vi era nè il porto di Malamocco, nè quel di S. Rasmo. Inquistarà Sua Magn.‘ia, perchè el non sono anni mille che la laguna ascendea a S. Ilario ; ma si puoi quasi dir esser stato a nostri giorni, perchè dal 1500 in qua quella è stata del tutto arzerata, nè ritroverà nota in scrittura niuna, nè persona che lo dica di vera scientia, che da anni 100 in qua non vi sian stati essi porti. Ben è stato serato due volte quel di S. Rasmo, una anni 11, che fu dal 1349 fin 1360, 1’ altra anno uno, e, da poi aperto, non se ha più asserato. E seben la laguna a quei tempi ascendea fin a S. Illario, quella havea lo agiuto da lo incontro de 1’ acqua delli porti a quella vicini, corno è detto. Le altre due comparationi non similli sono queste : due lagune, una di Jesulo e 1’ altra di Comacchio, che con uno canal sollo si impiscono sempre a uno segno istesso con il comune. Questo lo dico anche io, ma non sono comparationi simili, perchè el bisognaria che ’1 mostrasse esser state quelle con più de un canale e redute in uno solo, se havessero empiute al segno, che la faceano con fi molti. Comparationi fuori del caso nostro, et affermo io che,