53:6 L’ADRIATICO La riva illirica è adunque sotto il rispetto civile ed economico inferiore all’italica; ma di tale inferiorità essa prende un’assoluta rivincita dal lato strategico. La natura infatti, che la rese aspra e quasi inaccessibile, la preservò anche da ogni pericolo esterno non soltanto, ma dispose pure i suoi abitatori e possessori all’offesa e all’insidia. Perciò un forte stato che l’abbia in sua mano tutta da Trieste a Scutari; che la fortifichi, valendosi delle risorse naturali ; che sappia celare e manovrare un naviglio da guerra, anche limitato, tra le asperità della riva ed il labirinto delle isole dalmatine, viene a dominare militarmente l’Adriatico ed a costituire una seria e perenne minaccia al litorale opposto. Dal versante adriatico della Penisola si avrà il mezzo di guidare felicemente i transiti, specialmente fra il Levante e l’Europa centro-occidentale ; ma non sarà mai possibile determinare un vero e proprio pericolo per chi è insediato dall’altra parte. Quando sulla costa dalmatina non v’era un forte stato, da quella costa e dalle isole allineate in faccia ad essa la pirateria infestava l’Adriatico. I Greci infatti, per colonizzare questo mare, dovettero fondare degli stabilimenti sulla riva orientale, prima di restaurare quelli della sponda italica; e ciò a tutela del commercio e a freno delle depredazioni dei Liburni e degli Etruschi. Roma pure dovette, anteriormente alla seconda guerra punica, prima cioè d’assoggettare la Venezia e