278 L’ADRIATICO del patriarcato d’Aquileia, chiuse più volte il passaggio ai mercanti veneziani, concedendo il diritto di rappresaglia agli abitatori lungo il confine, e favorì nel contempo il commercio fra Genova e la Germania. A questa regione conducevano dall’Adriatico tre strade principali: i° quella della Pontebbana che si dirigeva al Danubio; 20 quella del Piave (strada di Alemagna) che per l’Ampezzano conduceva al Brennero; 30 quella che dalla Valsugana sboccava nella vallata dell’Adige, per unirsi con l’altra via al Brennero, donde, divenuta una sola, raggiungeva la valle dell’Inn; di qui poi si partivano altre strade conducenti alle varie parti degli stati tedeschi. Ratisbona, Augusta, Norimberga ed Ulma erano le clienti principali di Venezia nella Germania meridionale. Quando Venezia nel sec. xiv comprese che il transito per quelle strade, oltreché per la via dei fiumi, poteva sfuggirle, e ciò per la concorrenza di altri mercati, provvide ad assicurarsi le arterie del commercio transalpino impadronendosi di quelle comunicazioni: il che non potè effettuare senza l’assoggettamento di tutti i popoli dall’Isonzo al Po, dalle Alpi al mare, i quali in tal modo divennero politicamente suoi sudditi, come erano stati fino al sec. xv suoi clienti. Ma scongiurata la minaccia da questo lato, se ne affacciarono ben presto altre due assai più potenti e fatali: l’una, l’avanzata dei Turchi non solo