CONCLUSIONE 499 Con le grandi scoperte, col dilagare dei Musulmani, la decadenza veneta si fece irreparabile. Vennero le guerre di successione, e la Repubblica si mantenne in quella neutralità disarmata che è figlia della debolezza e preludio di prossima fine. Vennero le guerre della Rivoluzione e la Serenissima vide il proprio territorio corso da Austriaci e Francesi, le città occupate e messe in rivolta; dovunque minacce, spogliazioni, oltraggi. Scoppiarono le Pasque Veronesi ed il Bonaparte ne approfittò per imporre alla bandiera diS. Marco l’estrema umiliazione, cioè un mutamento di governo. Meno male per noi se la Francia repubblicana avesse assecondato il voto popolare, chiedente libertà anche per i Veneti e la loro unione alla Cisalpina! Non fu cosi. Il fato di Venezia era già segnato nei preliminari di I(eoben e venne consacrato a Campoformio. Quel territorio, dove per tanti secoli aveva ondeggiato trionfante il vessillo di S. Marco, doveva apprestarsi ad accogliere i segni della Bicipite ! Tale il mercato compiuto dal giovane guerriero d’una repubblica democratica! E così era piaciuto ai disegni del vincitore, che molto all’Austria concedeva senza nulla rimettere. Venezia dunque pagava le spese della guerra. E strano che, a parte la colpa, il Bonaparte non comprendesse il proprio errore : inescusabile errore certamente, perchè esso veniva ad aprire agli Asburgo la porta dell’Adriatico, donando al vinto le condizioni perchè divenisse uno stato marittimo.