AUSTRIA, FRANCIA, ITALIA	39I
l’esilio e gran parte di essi volò a combattere per l’ideale ellenico. Trionfando sull’altra sponda del bacino ionio-adriatico, dopo aver creato gravi imbarazzi alla diplomazia, la causa dei Greci inflisse un primo colpo alla Santa Alleanza. L’urto dei programmi e degli interessi fra Russia ed Austria da un lato, fra Inghilterra e Russia dall’altro, come accennai più addietro, s’andavano sempre più manifestando; e mentre il congresso di Verona stigmatizzava i Greci insorti contro il legittimo dominio ottomano, la pubblica opinione era anche edotta che colui che li soccorreva, dopo averli istigati, era appunto lo czar Alessandro. La Russia inaugurava adunque nei Balcani, a dispetto dell’Austria, una nuova politica, quella cioè di favorire le aspirazioni antiturche, per poi intervenire in soccorso dei propri correligionari. In questo modo si cercava a Pietrogrado di controbilanciare l’influenza austriaca in Italia e le ambizioni marinare della presunta erede di Venezia ! (').
  La rivoluzione parigina del luglio 1830 accese in tutta Europa la fiamma della riscossa liberale. In Italia s’era già apparecchiato il terreno per un rivolgimento, col fine d’abbassare la potenza austriaca e d’ingrandire la corona del duca di Modena. E se anche il moto del ’31 sortì, per il mancato
  l1) I/imperatore Francesco I, nel visitare nel 1825 il Lombardo-Veneto, elargì a Venezia il privilegio del porto franco, che nel 1806 era stato concesso all’isola di S. Giorgio.