5-6 i/ADRIATICO tratto della retta che taglia quel quadrilatero in senso diagonale, procedendo da nord-ovest verso sud-est. Pare anzi ch’esso voglia accennare a quella parte alla quale in tutti i tempi maggiormente conversero le loro attività i popoli civili d’Europa, e dove con uno slancio senza pari drizzarono per lo più il corso le navi delle genti marinare. Ee grandi scoperte spostarono il commercio internazionale dal Mediterraneo agli oceani Atlantico e Indiano, e le conseguenze che ne derivarono fecero sentire il loro contraccolpo anche sull’Adriatico. Fu allora che Venezia, fino a quell’istante regina di quel mare, concepì un’idea geniale, onde aprirsi la strada per le Indie, pensò cioè a tagliare l’istmo di Suez. Immane impresa codesta per quei tempi, difficile ad attuarsi, ardua soprattutto per J’opposizione dell’elemento musulmano d’Egitto e l’accanimento dei Portoghesi che avrebbero perduto il frutto delle loro scoperte. Si voleva insomma riprendere l’opera, iniziata forse ma non compiuta da uno degli antichi Faraoni, il re Neco. Ma nè Venezia nè Sisto V, che pure vagheggiò l’impresa, si azzardarono ad intraprenderla, tanto insormontabili apparvero le già descritte difficoltà e inadeguati i mezzi per superarle. Ma ciò che non potè lasciarci in eredità il Cinquecento ce l’offrì il secolo xix, allorché nel 1869 il genio e la costanza di Ferdinando Lesseps ebbero condotto a termine il taglio gigantesco ed il Mediterraneo venne a confondere le sue acque col Mar Rosso e con l’Oceano Indiano.