VENEZIA E I TURCHI 297 e sul Mediterraneo. Per quanto però l’Italia si fosse rivelata debole, non ¡sfuggiva ai due stati come la potenza di Venezia fosse tutt’altro che trascurabile. Ed ecco perchè nel 1499 Luigi XII accolse ben volentieri l’amicizia della Repubblica (lega di Blois) e questa d’altra parte rafforzò con l’alleanza francese la sua posizione ch’era alquanto minacciata, dopo la conquista delle Puglie, dall’atteggiamento sospettoso degli stati italiani. La lega gallo-veneta imponeva, come logica conseguenza, alla Francia di partecipare ad eventuali azioni navali contro gli Ottomani. Infatti nella nuova lotta veneto-ottomana che dal 1499 si estende al 1503 i legni di Luigi XII operano a fianco di quelli veneziani sulle coste sud ed ovest della Morea ed intorno alle isole Ionie. Ad un tratto avviene un fatto inatteso: Ferdinando il Cattolico corre in aiuto di Venezia contro i Turchi. Lo scopo era evidente: la Spagna, prima di accingersi alla conquista dell’Italia, mirava a cattivarsi l’amicizia della Repubblica ed a staccarla dalla Francia. Per Venezia, sempre in lotta con gli Ottomani, la scelta non era difficile fra la marina francese e quella spagnuola meglio organizzata. Ma i due stati perseguivano anche dei fini d’ingrandimento nella Penisola. E così, se da un lato Luigi XII domandava la cooperazione della Repubblica allo scopo di signoreggiare la valle del Po, Ferdinando avrebbe finito