VENEZIA E I TURCHI 317 gloriosa Repubblica, d’uno dei pochissimi stati italiani che serbasse integra la propria indipendenza, fu decisa. Ma la fortuna da un lato e la vigilanza dall’altro salvarono Venezia; perchè la tempesta disperse il naviglio spagnuolo: l’azione fu rimandata ed intanto il Consiglio dei Dieci ebbe modo e tempo per soffocare nel sangue l’iniqua trama. Pensiamo ora che cosa sarebbe avvenuto se la Casa d’Austria, spadroneggiante in Europa, fosse riuscita a distruggere uno dei più forti baluardi dell’indipendenza italica ! Certo il dominio dell’Adriatico avrebbe rafforzato la posizione degli Asburgo in Europa e la Casa d’Austria imperiale avrebbe toccato nel seicento e settecento una potenza maggiore di quella ch’ebbe. Avrebbe però essa saputo così onorevolmente, come fece Venezia, difendere sul mare la Cristianità dagli attacchi musulmani? De ultime guerre turco-venete, quella cioè di Candia (1645-1669), la conquista (1684-1699) e la perdita del Peloponneso (1714-1718), sono senza dubbio i fatti più salienti del periodo della decadenza. Ma essi rimangono, in complesso, estranei al mare ch’è oggetto di questo studio, in quanto che la prima guerra ha per teatro Candia e l’Ar-cipelago, la seconda e la terza si svolgono in Morea e intorno ad essa. E bene però non omettere che, anche in tempo di pace, le scorrerie dei Barbareschi continuavano, con la connivenza del Sultano, a deliziare il Me-