AUSTRIA, FRANCIA, ITALIA 473 lità d’un intervento italiano contro l’Austria-Ungheria, contro cioè la potenza che, secondo i diritti della nazionalità italica, detiene il Trentino, la Venezia Giulia e tutta la riva orientale dell’Adriatico. E nuovamente dipinse a foschi colori il panslavismo minacciante l’Europa e particolarmente l’Italia sul Mediterraneo e l’Adriatico, e si fece a ripetere con maggiore calore la tesi del conte Andrassy. Cosi adunque nella Koelnische Zeiiung del 24 febbraio il prof. Holzapfel vorrebbe spingerci alla conquista di Tunisi, assolutamente necessaria — egli afferma — per gli interessi italiani; e convalida l’argomento con esempi di storia romana, ricordando soprattutto le guerre puniche. In quanto al problema adriatico, riconosce che l’Italia ha bisogno d’avere a levante le spalle coperte; ed anche qui ci richiama a Roma antica ed a Venezia medievale, ma per affermare che oggi non è più possibile per l’Italia ricostituire le condizioni della repubblica di S. Marco sulla riva illirica; poiché, qualora il nostro governo s’insediasse in Dalmazia, non potrebbe poi conservarla senza il dominio della Bosnia, mentre l’Austria lo può, perchè signora di questa provincia. In sostanza — ei conclude — all’Italia ornai altro non resta che scegliere fra queste due soluzioni del problema adriatico: o il serbismo soggetto a Vienna o la grande Serbia panslavista. Non occorre essere molto accorti, osserverò io,