78 l’adriatico recchie delle precedenti colonie etnische e greche; e così si spiega la presenza di corsari etruschi in detto mare oltre la metà del v secolo, onde la necessità, da parte di Dionigi il Giovane e di Atene, di stabilire colonie sul lido italico a difesa della minacciata navigazione (*). Roma non pervenne alle rive dell’Adriatico che dopo le guerre sannitiche. Fu durante la seconda di queste, quando comprese che con le sole armi non avrebbe potuto aver ragione del nemico, ch’essa negoziò trattati con i popoli dellTtalia centrale ed in particolare con quelli disposti lungo il litorale àdriatieo-ionico dai Piceni ai Tarentini. Era chiaro che Roma intendeva chiudere i fieri Sanniti tra due fuochi; ma fu allora che s’iniziò contro di lei la grande lega dell’Italia centrale, nella quale furono attratti gli Etruschi, gli Umbri e i Galli Senoni. Ea battaglia di Sentino (295 a. C.) disperdeva la coalizione e apriva ai Romani la via dell’Adriatico. Non si deve però dimenticare che, anche prima delle guerre sannitiche, Roma aveva avuto motivo di trattare con le città greche su detto bacino, date le sue relazioni con Atene. I Romani avrebbero anzi ricevuto degli aiuti dagli Ateniesi, il che forse è da riferirsi a qualche lotta sostenuta nel vi secolo sulle coste di quel mare, dove gli Ateniesi esercitavano il traffico; e così nel 302 a. C. furono i Romani ad (*) Mommsen, Storia romana, lib. II, cap. IV.