464 i/ADRIATICO gistralmente svolto dal Matin del 22 gennaio 1915 in un articolo intitolato « La più grande Italia ». I,o tolgo dal Corriere della sera: « L’equilibrio nel Mediterraneo, l’egemonia nell’Adriatico è il programma necessario all’Italia di oggi, il solo che risponda ai bisogni della sua popolazione e del suo commercio, il solo che appaia come lo sviluppo naturale della sua storia. Se si giudica dà un commento di giornale comparso in Serbia, l’occupazione di Valona avrebbe destato fra i nostri amici serbi una certa inquietudine. I Serbi si debbono rassicurare. Per stabilire e mantenere la sua egemonia sull’Adriatico, l’Italia non deve lasciare all’Austria, all’ovest dei Balcani, nessun alleato possibile. Per trionfare oggi e custodirsi domani, essa ha bisogno del concorso della Serbia e del consenso della Grecia. « L’Albania non rappresenta più oggi per l’Italia che una barriera. Quando l’Italia potrà avere per clienti della sua industria e del suo commercio la grande Grecia e la grande Serbia di domani, come potrebbe preferire loro una piccola Albania senza mezzi ? Quando il suo slancio economico potrà estendersi sino al Danubio, dovrebbe essa fermarsi alla riva dell’Adriatico ? Quando potesse con una intesa con la Serbia e con la Grecia, con la Romania e col Montenegro chiudere per sempre davanti all’Austria le strade del Mediterraneo e fare regnare nei Balcani la sua influenza italiana, rinunzierebbe l’Italia a questa sicurezza e si pri-