i/ADRIATICO E così non se ne parlò più fino al pontificato di Sisto V, il quale riprese la coraggiosa idea e ne trattò anche con Venezia (r). Ma non se ne fece nulla. Ognuno comprende che 1’ attuazione di quello splendido disegno avrebbe risollevato le condizioni del commercio nel Mediterraneo e quindi anche nell’Adriatico, che in quel vasto bacino è sempre stata la diagonale frequentata dai transiti fra l’Oriente e l’Europa centrale, la più breve linea di comunicazione tra i mari settentrionali ed il Levante. Nel secolo della sua fine Venezia vedrà nuovi popoli marinari percorrere il Mediterraneo e ferire il suo predominio adriatico ; ma soprattutto la renderanno timorosa le flotte di tre nazioni, dell’Inghilterra, della Francia e della Russia. Il pericolo slavo dileguerà presto, mentre si andrà delineando più nettamente il conflitto marinaro franco-inglese, ossia la contesa per il Mediterraneo e l’Adriatico, proprio allora che Venezia scompariva dagli stati italiani. Con la decadenza della Repubblica (2) rovinano tutte le altre comunità marinare dell’Adriatico. (L) Vedi Narducci, Documenti storici relativi al taglio dell’istmo di Suez ed alla conquista dell'Egitto ideata da Sisto V (Atti Acc. Lincei, serie IV, voi. I, fase. X). (2) Fu molto scritto su questo argomento. Ricorderò, fra i tanti lavori, quello pregiato del prof. V. Marchesi : Le origini e le cause storiche della rovina della Repubblica di Venezia (Ateneo Veneto, XIII, 1889, voi. I, fascicoli V e VI).