AUSTRIA, FRANCIA, ITALIA 461 prigionieri austriaci di nazionalità italiana, implica il riconoscimento, da parte della Russia, della legittimità dei nostri diritti su quelle terre austriache dove si parla l’idioma di Dante. Ma un sintomo d’una incipiente solidarietà italo-slava è già apparso, come rilevo da vari giornali. « Ora si apprende — leggo in una corrispondenza da Vienna (*) — che veramente un accordo sta per essere concluso fra Italiani e Sloveni nella Venezia Giulia, ma che esso è soprattutto la conseguenza dello stato d’animo che si è formato nel mondo slavo meridionale, dopo i gravi torti commessi dall’ Austria a danno degli Slavi. Gli Sloveni e gli Italiani, non meno delle altre popolazioni della monarchia austro-ungarica, hanno da lamentare le loro vittime.; e la situazione politica ed economica, che si è formata in tutte le regioni dell’Adriatico, anche per essi va facendosi sempre più intollerabile. Quindi, se prima della guerra la propaganda antiitaliana, soprattutto fra gli Sloveni, poteva essere particolarmente propizia, oggi la situazione è cambiata, non foss’altro perchè sono venuti a mancare anche gli intrighi dei funzionari austriaci... Quest’accordo non dovrebbe comprendere solo le questioni della Venezia Giulia, ma dovrebbe abbracciare tutti i vasti e complicati pro- (*) Corriere della sera, n. 40. La corrispondenza è del 7 feb -braio 1915.