24 I,’ADRIATICO di Troia, bisogna riconoscere che i primi navigatori dell’Adriatico furono gli Elleni. Ma io propendo, come già mi espressi, per una terza ipotesi, che cioè coloro che per i primi solcarono le onde di quel mare e lo seppero utilizzare per gli scambi commerciali, furono i Proto-Greci o, meglio, i Greco-Italici, i quali, sia che appartengano al ceppo ariano, sia alla grande stirpe mediterranea, sarebbero, in un’epoca anteriore di almeno 2000 anni all’E. V., emigrati dall’Asia Minore in Europa, tragittando l’Ellesponto e dando origine alle popolazioni delle due penisole, l’ellenica e l’italica ('). E così, nello stesso modo che l’impresa degli Argonauti (2) segnerebbe il principio della f1) Così pensano coloro che ravvisano nei così detti Pelasgi . non altro che i' Greco-Italici, « i quali in origine formarono un popolo solo, parlante una lingua sola; e che, usciti dall’Asia e movendo per la Propontide e per l'Egeo, si sparsero per le isole, occuparono la Grecia, occuparono l’Italia, e finalmente la Spagna » (P. Cipoi,i,a, Dei Prischi Latini e dei loro usi e costumi in Riv. Filologia, luglio-agosto, 1878). B questi Pelasgi o Greco-Italici costituirebbero appunto quella grande famiglia mediterranea, che, secondo il Sergi, avrebbe esplicato la prima grande civiltà sul bacino del Mediterraneo. Non così il De Cara, che s’accorderebbe con la tradizione erodotea, ravvisando nei Pelasgi un popolo asiatico anteriore ai Greco-Italici, e precisamente gli Hethei o Hittim della Bibbia, abitanti l'Asia Minore e discendenti da Cam, formanti un antichissimo impero detto dagli Egizi il Gran Kheta (Ricerche di Stor. ed Arch. orient., greca ed ital. Roma, Accad. Lincei, 1894). (2) A proposito dell’itinerario seguito dagli Argonauti, una versione, riferita da Teopompo, Diodoro e Callimaco, ammette che essi dal Mar Nero sarebbero entrati nel Danubio e, risa-