i/ADRIATICO esempio, Verona doveva mandarvi i panni, che poi la traversavano di nuovo onde dirigersi in Germania» (I). A mezzogiorno di Ancona, la grande rivale di Venezia sull’Adriatico, ogni cagione di contesa andava scemando. V’erano, si sa, le comunità pugliesi le quali, fedeli all’antica tradizione, proseguivano con successo la marineria ed avevano scali ed affari in tutto l’Oriente. Ma esse, per la loro lontananza, non davano ombra a Venezia e, d’altra parte, sarebbe stato poco prudente per la Repubblica cimentarsi in una gara con città che, signore del canale d’Otranto, avrebbero avuto campo d’esercitare con profitto le più odiose rappresaglie verso i convogli di essa. Iye buone relazioni fra Venezia e l’Italia meridionale risalgono al sec. x, ma è veramente all’epoca dei Normanni che si stabiliscono dei veri rapporti politici e d’interesse fra la regina dell’Adriatico e le città della Puglia (2). Conveniva a queste, come convenne poi al regime da cui dipendevano, cioè agli Svevi, agli Angioini, agli Aragonesi, l’amicizia della potente Repubblica, come tornava utile a questa l’assicurarsi i mercati del Mezzogiorno, dove riversava i prodotti dell’Oriente e dell’industria italiana. I1) CanI'ù, Storia degli Italiani, III, cap. CXXIV, 1893. (2) CaRABeli,ivSK e Zambr,i')R, Le relazioni commerciali fra la Puglia e la repubblica di Venezia dal sec. X al XV. Traili, 1897-1898.