210 i/ADRIATICO Anche sul golfo di Volo, ad Almyro od Armiro, convenivano i Latini e pare, secondo Edrisi, geografo arabo-siculo, che esistesse una via, la quale da Valona raggiungeva quel golfo traversando l’Epiro e parte della Grecia, e che fosse battuta specialmente da mercanti italiani. Di questi se ne trovavano pure a Tebe ed a Corinto durante le dinastie dei Comneni e degli Angeli, sebbene in complesso i loro viaggi nella Grecia fossero piuttosto rari. Ancora innanzi alle Crociate parecchie torme di pellegrini, diretti in Terrasanta, transitavano per l’Adriatico, provenendo non soltanto dalla Germania ma anche dalla Francia, sia perchè Venezia offriva loro buone condizioni di viaggio, sia perchè il transito per il Tirreno, infestato dai Musulmani di Spagna e di Berberìa, non era sicuro. Naturalmente durante le Crociate l’Adriatico venne maggiormente frequentato, perchè ai pellegrini ed ai mercanti si aggiunsero grosse schiere di guerrieri. E allora, resosi insufficiente il servizio normale, si formavano a Venezia, e così in altri porti dell’Adriatico, specialmente in quelli della Puglia e ad Ancona, dei convogli speciali che partivano ad epoche determinate, come, ad esempio, in Pasqua e a S. Giovanni Battista, e questi si dirigevano a Costantinopoli, mentre quello che partiva d’inverno approdava ai porti della Siria. Ive città della Puglia conservarono anche nel Medio Evo più vive che mai le loro tradizioni ma-