194 i/ADRIATICO dovea trarre origine anche da un’altra ragione. Per andare da Pisa a Costantinopoli gli ambascia-tori ed i mercanti sceglievano la via più breve: raggiungevano cioè, per terra, lo scalo d’Ancona e di qui, per mare, moveano alla volta dell’Oriente. Per questo tornava necessario alla repubblica toscana fissare delle basi neH’Adriatico, onde mantenere libero il transito ai suoi concittadini per questo mare; teneva buone relazioni con Ancona e con Zara e stipulava un trattato d’amicizia con Ragusa. I,a guerra con Venezia, che non potea tollerare concorrenti nel suo dominio marittimo, fu perciò inevitabile. Ee galee delle due repubbliche cominciarono a rincorrersi dovunque con vergognosi metodi di lotta, quando nel 1195 la flotta pisana si diè a percorrere l’Adriatico fino alle Ivagune, indi, costeggiate l’Istria e la Dalmazia, incitò alla ribellione varie città litoranee, fra cui Pola e Zara; fino a che l’avvicinarsi dell’armata veneta la costrinse ad abbandonare quel bacino. Tornò alla carica l’anno seguente col proposito di colpire il commercio veneziano; ed infatti si mise a depredare, col favore di quei di Brindisi, i convogli che transitavano pel canale d’Otranto. Ma anche questa volta la repubblica di S. Marco disperse il nemico e, assicuratasi l’amicizia della città fa-voreggiatrice, rese libero il transito dall’Adriatico aH’Ionio. Poco dopo la IV Crociata, Pisa sarà costretta