LEGGENDA E PREISTORIA 31 nei tre fiumi Ausa, due dei quali scorrono in Romagna, l’ultimo presso l’antica Aquileia ('). Gli Umbri pure avrebbero avuto qualche parte nella storia marinara dell’Adriatico; e ad essi spetterebbe, secondo Plinio, la fondazione di Butrium (2; e, a dire di Strabone, le colonie di Ravenna e di Rimini. Certo però gli Umbri non godevano, a differenza dei Veneti, sia per i caratteri fìsici del suolo, sia per la struttura della loro costa orientale, le condizioni più adatte alla navigazione interna e marittima. L,o stesso dicasi delle altre popolazioni del versante adriatico, le quali erano spesso visitate dai marinai della Grecia, sebbene si sappia quanto riuscisse a questi mal gradito l’Adriatico, come è attestato dal piccolo numero di vere colonie che fondarono sulle sue sponde (3). Gli antichi ricordano come abitatori di quel versante anche i Siculi, i quali in età vetusta avrebbero, secondo Plinio, occupato nel Piceno i tre distretti Palmense, Pretuziano e Atriano, donde sarebbero stati cacciati dagli Umbri (4) ; ma della venuta dei Siculi nell’Adriatico oggi si dubita o C1) Pais, Ricerche storiche e geografiche sull’Italia antica, p. 26. Torino. (2) Butrium Umbrorum non procul a mari (Plinio, N. H., Ili, 115 e XX, 1-2). (3) Curtius, Stor. greca, trad. Mueller e Oliva, p. 461, 1877. (*) Micau, op. cit., I, capo VI.