487 Olii «'addentra nel popolo e parla don esso Idi di forme politiche, di cambiamenti (li Governo, di mutazioni di amministrazione, si sente rispondere: abbiamo Vaustriaco alle porle — i nostri fratelli delle Provincie e della Lombardia gemono sotto l’austriaca tortura — fuori adunque il barbaro, fuori e fuori — c del resto . . . . parleremo da poi. Cosi il popolo c’insegna che tolto è accessorio^ tutto secondario quanto si opera e si pensa, finché non sia francata l’Italia da quella bastarda progenie di mostri. Ah! nò che il ciclo d’Italia non è nitido e sereno come nella sua vergine creazione: nò che l’aere d’Italia non è puro c salubre come Iddio ce’1 donava, tinche li deforma c contamina l’esoso straniero ! Il popolo adunque che vuole innanzi tutto cacciato fuori l’Austriaco, vuole di necessità — che i suoi happrescntanti tendano essenzialmente a questo scopo — che si unifichi il pensiero degl' Italiani e si concentrino le forze Italiane — che non si bestemmi turpemente alla mano dei fratelli che ci porge aita — clic cessino le discordie e i parliti, e si sostituisca la concordia, /’ unione, la fratellanza italiana — che tutto si confidi nella guerra, alla guerra si pensi, si operi per la guerra — che non si ritardi per ragion nostra un solo istante ad irrompere sull’inimico — che si lenii la cacciata dell’ Austriaco colla minore desolazione possibile di questa infelice Italia — ma quando un severo decreto della Provvidenza pur volesse liberi i nostri figli, ma liberi sulle rovine della Madre Patria, non si lardi al grande sacrifizio del sangue ma via l’Austriaco .... via lo straniero. Conchiudo adunque, che lasciato libero nella scelta dei Rappresentanti della nazione ogni elettore, fallo calcolo sulla rinuncia degli eletti che non si sentissero atti al grave peso, noi avremo un'Assemblea, quale si conviene a questa eroica Venezia, che non Italia solo, ma 1 intero universo guarda e rispetta. Io spero che queste chiare, franche, italiane parole non saranno da nessuno con sinistra malevolenza interpretale, ma ove ad esse si serbasse questo immeritato destino, io prego i miei giudici a riguardare la mia vita attuale non tanto, quanto la mia vita del tempo in cui amare 1 Italia era (piasi il non amare la propria esistenza, di quel tempo (non temo nò di asserire, se pur con ribrezzo) in cui il numero dei veri liberali era ben novero e circoscritto ! 1 DEMETRIO MIRCOVIGI-I, Iit Gennaio. AGLI ELETTORI delle Parrocchie DI SAIS MARCO, SANTA MARIA DEL GIGLIO, SANTO STEFANO E SAN LUCA COMPONENTI TL TERZO CIRCONDARIO ELETTORALE. Dalle riunioni di varj elettori delle Parrocchie del terzo Circondario, costituitesi colla coopcrazione dei rispettivi Parpochi, si ottennero a mezzo di schede segrete quattro liste di eleggibili#