6 Volontari Pontifica. Il capitano Goletti, comandante una compagnia del o.° reggimento, combattè con valore nelFassalto della casa. Quella compagnia fu dolente di esser giunta tardi per difetto di barche, e vi fu anche 1’ ordinatore Aglcbert nel giungere a quella casa. Battaglione Zambeccuri. Grimaldi, aiutante soltoulficiale, montò piamo sulla barricata ov’erano posti ed abbandonali due cannoni nemici. Fontana aiutante-maggiore (torito), Orsini capitano, Facchini »otto-tenente, Cori sergente de’Zappatori. Italia libera. Giuseppe Mircovich, capitano, impugnò la bandiera, ferito che fu il porta-stendardo Bucccllo, e corse alla testa de’suoi perchè lo seguissero. Gandini, facente da maggiore, Meneghetti capitano comandante il 2.° battaglione. Scipione Bagaggia, Lombardo, tenente, dal principio alla fine dell’azione intrepido, valorosissimo. Gendarmeria. Mannello, affrontò primo la porta del campanile, fece 7 prigionieri e sonò i tocchi della campana a stormo. Capitano Viola, comandante il distaccamento; il brigadiere Quadro Napoleone. Solda e Piccinin, gendarmi. Cacciatori del Sile. 1 lenenti Caltabcne e Belli attaccarono un distaccamento nemico con ardire, e vi fecero de’ prigionieri. Poerio, i tenenti Mantese c Itossiello, cd i sergenti maggiori Triso-lini e Vitale, volontarii, accorsero al combattimento, e furono sempre primi ove più ferveva la mischia. Ambulanza. Gli uffizioli di salute, nell’ambulanza, Lombardi, Romani, Veneti, Napoletani, tutti indistintamente, gareggiavano nel mostrarsi pieni di patriottismo e di umanità verso i nostri feriti. Marina veneta. Baldisscrotto, tenente di vascello, in un battello, unito a’capitani dello stalo maggiore generale Corrano, Pigozzi e l.° sergente Santasilia, arditamente esplorava il nemico fino a tiro di fucile da Fusina. Animava colla voce il fuoco delle piroghe, e con i detti ufficiali dello stato maggiore primo sbarcava in Fusina. Antonio Zorzi, fanciullo di \2 anni, mozzo della piroga N. i, essendosi, per un colpo di cannone nemico, staccata la bandiera della piroga e caduta in mare, si gettò a nuoto, la ricuperò, e, rimessala sull’antenna in mezzo al fischiare della mitraglia, la inaugurò gridando : Viva VItalia \