a diro, ohe nessun Governo in Italia ha più doveri che il nostro verso I Italia intera, e che nessun Governo in Italia meno del nostro dà oggi segni di azione politica nazionale. L ciò tanto meno è comportabile perchè si scorge apertamente un (cito studio assiduo ed artificioso di qualche altro Governo per distogliere da questa città le più liberali simpatie, profittando, come abbiam detto, di qualche errore del nostro Governo. ¡Noi, difendendo a Roma il dritto alle più calde simpatie di Italia, non invochiamo nè « il misero orgoglio d’un tempo clic fu » nò i recenti servigi clic ha reso all’Italia; ma noi invitiamo lutti gl’italiani di buona fede a pensare se in Italia evvi altra città le cui condizioni in mezzo all’ Europa la pongano nel grado in che è Roma. E sarà possibile che mentre il cielo e gli uomini leccio tanto per questa sede delle antiche e delle moderne grandezze, il Governo, il Governo solo non senta la nobilita de’suoi destini, e la ponga a rischio di perdersi e per sè, c per l'Italia? 8 Novembre. Napoli, 51 ottobre. (Corrispondenza del Contemporanco.) Eccoti un avviso del popolo che si trovò affisso la mattina del 28 corrente per le mura della città nostra, eh’è in gran movimento morale. Ga corte dipende da Vienna e dagli avvisi di Mettermeli che dall’Inghilterra regola la politica retrograda dell’Europa, ed oggi anche noi dipen-(1,11110 da Vienna per un nuovo miracolo di civiltà. S. Carlo, quel teatro clic confortava gli animi di tutti, è ora ridotto in assedio: armati da per ntto sul paleoscenico e ne’corridoi : le truppe sono in quartiere: grosse pattuglie girano per le vie. Sono questi tutt’ i simboli della paura, che sì vuol simulare con la durezza. Dalla politica de’nostri ministri è d’uopo c'onchiudere che sono essi veramente gli emissarii della Francia ! Però questi ministri seguono l’esempio de’Croati di Lombardia: rubano, spogliano perchè è prossima la loro caduta: in ciò si può dire che Ruggero è un vero Radetzky. Noi ci auguriamo sempre che questo stalo sia duraturo fino al momento del riscatto. Soffriamo tutto, ma lieti per la iducia deli av venire : il popolo è con noi. AVVISO. Ko| s,amo senza lavoro e senza pane, c da molti mesi aspettiamo 'ano lavoro e pane. Abbiamo venduto tutto quello che ci era in casa j 11011 C1 rimane altro per tirare innanzi la vita. Soffriamo il digiuno e eh an-1C,i 6 C°n n0Ì soiri'ono l)urc le I,oslrtì mogli ed i nostri figliuoli toIhC\ .|omandano Pane e 11011 possono averne. Fin qui la cosa è stata vii 1 t r ma ora 110,1 ne Possia,no Più» perchè il governo infame ci i{ ? t0S,iere pure l’onore e la libertà, mettendoci un’altra volta sotto di nirG della P°lizia’ che ci carcc,’a c C1 malmena peggio che ai tempi ei Caretta. Ma noi siamo risoluti di sbarazzarci di tutti gii sbirri, e shn!10Slrare ” coloro clle ci lianno ridotti in questo stalo, che noi non o pecore da macello, per essere trattali come ci trattano. Facciano