130 I vostri spergiuri di Milano, i vostri menzogneri proclami, quelle supposte mancanze di viveri e di munizioni, la vergognosissima capitolazione, l’arte gesuitica, con cui vi diportaste, ditelo, avesano qualcosa a che lare colla strategia, o eolie cognizioni di guerra? Oh voi avete avvilito e prostrato il Popolo Piemontese, si nobil parte d’Italia! ... La vostra armata crede in un immaginario ingrossamento dell’ Austriaco, in un soccorso sorvenuto di migliaja di Bavaresi. E perchè non avete smentito voi questo ? perchè non dite alla vostra armata che l’Austriaco non era superiore in numero nei luoghi della pugna, se non perchè voi P eravate sempre nei luoghi dove nousi combatteva? Perchè non dite alla vostra armata che a Peschiera i vostri generali sbandarono 42,000 uomini, non volendo dar loro del pane nè guidarli in ritirata onorevole e sicura? Perchè accusate Piemonte e l’Italia di non aver avuto animo e forze pari al bisogno? Perchè trascinate nel fango l’onore Italiano, esaltando la potenza dello straniero? Perchè non confessate che foste voi, voi, progenie esecrata di re, che avete condotti vanamente al macello i più valorosi, voi che non avete approfittato delle forze della nazione risorta, voi che coi vostri mali trattamenti, colle corruzioni, colle mene inique dei vostri satelliti avete fatto dei guerriero d’Italia, un soldato del dispotismo, un pagato? .... l'oste poi voi, voi, anime di fango, che avvezzi a queste lordure tanti nobili cuori avviliste col rinfacciare loro ... la paga. Voi .... ma di che non foste capaci, voi, e i vostri prezzolati, seminatori di discordia, schernitori degli affetti più santi, freddi mercanti di sangue e di virtù altrui, come di vizii e di infamie vostre? Oh se in questo nobile agitarsi di un Pòpolo non si fossero dispiegate le sue generose inclinazioni; se ai vostri sozzi fatti non avessimo a contrapporre santità d’opre e di pensamenti; se pei nomi vostri che infamerà l’Istoria non avessimo tanti nomi di santi martiri; se tutti vi assomigliassero, o re; vi sarebbe, e lo dico col cuore gonfio, da vergognarsi d’aver portato una volta il nome d’italiano. Ma la vostra infamia non la è della nazione che vi rigetta, e la terra che sostenne la Croce di Cristo, sostenne anche il fico di Giuda, ed è la terra dei martiri Italiani, che calpestale Voi, Voi Carlo Alberto !... Che se cosi sfrontato v’ applaudiste dell’ assassinio del Popolo Italiano, e ne gioiste come di vostro trionfo noi non vi piangeremo come un miserabile, o vi schiacceremo come un verme schifoso!... Per voi e per l’infame caterva dei tiranni conculcatori dei Popoli che Dio riprovava fino dai loro primordii, già suona l’ultima ora!... L'orgoglio del vostro effimero trionfo è vanità; peggio che vanità, stoltezza. Chi si rivolgerà per rivedervi, non vi scorgerà più; giacché voi sarete scomparsi. Perchè il Popolo che l’Eterno foggiava secondo il suo cuore, il Popolo deve essere. Questa è parola di Dio, nè la parola dì Dio mentisce come quella dei re. \ oi avete cercato smentirla, Voi avete gettato la vostra vita, il