478 18 Gennaio. Nei primi giorni del decorso dicembre vennero pubblicali Otto Versi raccomandati ai giudici incompetenti di Pio IX! de’quali è autore il Cittadino Demetrio Mircovich. Questi versi tanto letti, apprezzati, e ricercati diedero luogo a parecchi commenti, dai quali però surse il merito poetico degli stessi, e molto più lo scopo eminentemente Italiano per cui veniano dettati. Ned altrimenti dove» attendersi da un Cittadino che in tanti riputatissimi scritti mostrò il proprio colore, espose sostanze e vita pella causa d’Italia, e non adesso soltanto, ma quando il giogo austriaco perseguitava gii onesti, in quell’epoca cioè dove i liberali erano assai pochi. Se non che un aristarco, vestendo le spoglie sempre vili dell’anonimo volle rispondere con otto altri versi, riproducendovi a fronte quelli del Mircovich, ma errati, mutilati, deturpati, e ciò perchè nella verità non davano soggetto a quella qualunque siasi risposta. Contro tale sfrontata audacia fu protestato da un imparziale; e nella Lega Italiana del -18-19 dicembre ai N. 59-60 il Cittadino Luigi De Franchi, diresse parole di biasimo e di condanna all’anonimo falsatore. Eppure ad onta di tutto ciò nell’Almanacco del 1849, intitolato il Tornaconto testò pubblicato dalla Tipografia della Speranza, vennero di bel nuovo in campo i versi del Mircovich, sempre però mutilati c deturpati in uno alla risposta dell’anonimo. E siccome quest’Almanacco anche pel tenue prezzo con cui è posto in vendita, non può non circolare per mille e mille mani, così per togliere la mala impressione di quei versi svisati nel loro scopo, e perfino errali nel metro, si crede necessario riprodurli nella loro integrità e purezza in questo foglio quali cioè venivano stampati e ristampati dalla Tipografia Molinari, quali si leggono nello stesso nostro giornale del giorno 6-7 pross. passato: ai N. 51-52, e quali finalmente furono inseriti nella Raccolta Alti, Scritti ecc., che si pubblica dall’Andreola alla pagina N. 257 del Volume V, in data 5 dicembre. GIOVANNI TOPPANI. 4 8 Gennaio. IL CIRCOLO ITALIANO DI CIIIOGGIA A TUTTI I CIRCOLI POLITICI D’ITALIA. Il Circolo Italiano di Chioggia manda a Voi, o fratelli, un saluto di fratellanza e di amore. Questa città finora non abbastanza conosciuta, per la invidiabile posizione che le diè la natura, è il posto awanzato di quella rocca inespugnabile che custodisce e difende il sacro fuoco della nazionale indipendenza. I Cittadini di Chioggia, che nelle memorabili giornate del Marzo seppero insorgere come un uomo solo a scacciare l’ab-