281 Repubblica francese non si commuovono,, e i rappresentanti della Repubblica francese continuano a mantenersi in eccellenti relazioni col governo oppressore, senza far sentire una parola in favore dei rappresentanti del popolo, che hanno dignitosamente difeso in loro stessi la maestà del popolo! Si dirà forse, che essi temevano di gettare un germe di guerra fra le nazioni d’Europa. Cattiva scusa; ma se epiesto motivo è veramente quello che li ha trattenuti, perche adunque cangiano ad un tratto la loro politica, quando si tratta d’intervenire a nome d’una sovranità? Sì, a nome d’una sovranità, poiché Pio IX, che andate a proteggere, dicesi, con quattro fregate e quattromila uomini, non è come il capo del calto-licismo, non è come il pontefice supremo, ma quale amministratore degli Stati romani. Il Papa! ma chi dunque, nella rivoluzione ora compita a Roma, ha minacciato il Capo della Chiesa cattolica? Chi mai ha inteso di restringere le di lui prerogative ed imporre limite alcuno al di lui potere spirituale? Gli fu chiesto di cambiare i suoi minisiri, ma non di cambiare la disciplina della chiesa, o i prelati da lui nominati; gli fu chiesto di far di Roma il centro del movimento unitario e democratico dell’Italia, senza togliergli le prerogative di capitale del mondo cristiano. Il Papa non entra per niente nella rivoluzione romana ; essa non attacca che il re di Roma. Perchè da altra parte adoperar differente misura per giudicare l’insurrezione romana ed ogni altra insurrezione? Il movimento della città eterna apparisce con lutti i caratteri d’una maestosa unanimità. Il popolo, la borghesiaj l’armata sono d’accordo; le truppe straniere si oppongon soltanto; i Trasteverini non han protestalo. L’insurrezione ha incominciato con un assassinio. È questa senza dubbio una sventura. Ma tutta l’Italia, tutte le città popolale e democratiche dell’Italia, si sono abbandonate alla più alta gioia nel sentire che Roma era liberata dal più detestato dei ministri, e questa è per certo una circostanza attenuante. E infatti, chi impediva ai demagoghi, agli anarchisti, come si compiace di chamarli il sig. Bixio, il quale non sempre ha avuto tanto orrore per le rivoluzioni, chi impediva al popolo •ornano unanime in questa occasione, di proclamare immediatamente la Repubblica, e di togliere al Papa lutto quel potere temporale, che serve più ad imbarazzarlo che a proteggerlo? Nessuno certamente. Lungi da c,ò, i fogli di Roma che oggi ci pervengono, mentre son efori per l’entusiasmo della vittoria, protestano il profondo rispetto dei dcmocrali per ‘a persona del papa Pio IX. Alcuni dei nuovi ministri vestono abito ecclesiastico. Così dunque, quando voi ci dite di andare a proteggere il Papa, v°i ci ingannate. Le vostre quattro fregate, i vostri quattromila uomini, 'anno a paralizzare la libertà che i Romani hanno conquistata. La parte che voi rappresentate è quella che rappresentava l’Austria, quando voi non avevate contro di lei maledizioni abbastanza. Essa pure andava a proteggere la libertà del Papa, oppressa dai demagoghi ed essa era meno di v°i colpevole, perchè, monarchia, era naturale che proteggesse una monarchia ; perchè gli insorti di quel tempo non erano che una frazione