570 31 Gennaio. Quando si pone il piede nel sentiero degli errori, se ne tesse una catena fino all' ultimo anello. Ne vogliamo una prova? Ce la porge Pio IX. Il suo Pontificato conta appena due anni di vita, ma una serie interminata di errori gravissimi. Cominciamo dai primi momenti della sua elezione. Concesse amnistia ai rei di politica, ma non disarmò i loro carnefici. Creò un municipio nuovo, con elementi vecchi. Iniziò la Consulta di Stato, e poi o non la consultò giammai, o consultata non ne attuò i suggerimenti. Creò una Guardia nazionale per tutelare le liberali istituzioni, ma la sottopose a capi più interessali a demolire che a sorreggere il nuovo edilìzio politico. Dava una costituzione dopo che l’avean data tutti i Principi d'Italia, c fu la eccezione di tutte le costituzioni del mondo : la inspirazione del celeste Imperatore della China avrebbe potuto fare altrettanto. Che u’è avvenuto in seguito? Tutti buoni effetti che in parte potevano discendere dalla Costituzione sono stati o ritardati o sviati o sformati da uomini o inetti o despoti o scaltri. Quindi gran parte del popolo, reggendo i suoi interessi materiali lesi ed avversati dalla longanimità e dalle mezze misure, ha potuto far credere che tutto questo danno losse una immediata conseguenza della Costituzione, e così si è indotto ciecamente per fino a maledirla. Pio IX. ha composto una lunga serie di ministeri, non saprei dire se per sciupare le reputazioni di uomini rispettabilissimi, o se per voglia di venire al punto di non trovar più chi lo servisse. Questa guisa di congedare e screditare spietatamente i più ragguardevoli personaggi dello Stato, la non mi sembra certo una bella prova di carità e di delicatezza in verso ii prossimo. Così è avvenuto che passando rapidamente di ministero in ministero, tutte le faccende del governo han dovuto subire aggiornamenti, ritardi e quasi una eterna immobilità. Non pago di aver commesso opere nuove a intelletti invecchiati, ha pur voluto darsi interamente in mano dei più giurati nemici della stessa sua fama. Quindi un addio al popolo ed alle sue franchigie, all’Italia ed alla sua indipendenza, ed una imprevista ritirala nei trinceramenti della vecchia corte e della parassita diplomazia.