390 ■ Guardale al regno di Napoli, e ditemi se non è quella'" - Gl, amplessi d, Ordinando Borbone sono come lineili di Sala,n' . TV:: 7"° »“ ¡'»l>"*»la Jelebile ’ 'f» 1 atmosfera e foltamente annebbiata di sanguigna caligine c da quell aria non .'esce che colla faccia spruzzata di sang^f . ’ nitevi\n°Xwta 7U7,,lm5 ,a >eneiiffli c U Sio™o che sarà salva, riu-un alt a vo.t, , e allora la vostra sala sarà coronata di rose. « Sciogliete allora un inno di gioia, dove, parlando di trionfi e di gloria, suoni il nome di Livorno e di Venezia;’ dove, parlando di solo d d 1° e d a,nore> 11011 s,a dimenticato il nome del vostro Pigli. » Si Dicembre. PROTESTA. sebbene inim e r h'p vo5'°01 1111 m°do quasi mirabile assunti Noi se no tue immeritevoli al pontificato, una delle nostre prime cure fu duella d| Promuovere l’unione ira i sudditi dello stato tornio le della Ghie Zi benifid rb, 0 e tranquì 0 P* s»«»*» d» Noi si poiesse. M,i i benefici! che procurammo d’impartire ai nostri sudditi e le lini 1,'omm ,S|o'die"'’ T ,C quali f“ da ,,oi condisce»» olle loro brame, . lioppo, lo diciamo francamente, anziché procurarci quella -ralitu- on c c riconoscenza che avevamo tutto il diritto di aspettarci hanno nro- ; otto invece replicale amarezze e dispiaceri al nostro cuore per parte vonel ìm'vcdertm<1“e s!a, a,loro che il «ostro occhio paterno icone vcueie scili [ire ristretto. 1 canibSr^aUii^bnr“^-?»08^ u C|UaIe gUÌSa sia!i,° slali conlrac' l’indole % Iravisandn^ l S1 S1 dll° delle noslre concessioni fomentandone travisando il senso delle nostre parole per ingannare la mol- un'i.'ma di ol ^ ^ be"eficii ed istiluzioni siansi taluni fatto i dirilli temporali delia SanU Sedo '‘0Slra *°Vr*"!l a“l0,i'i e contr,> Kiiugge il nostro animo dal dovere qui rammentare irli ultimi n\- ¿“'drsirir0 7 rr15 ¿•¿srszs, tz ^ ministro di uost a fiducia fu barbaramente ucciso in pieno meriggio dalla “iidii da'rnrn T’ * Ti' barbara,ne"le ancora ve„P«e quelito ap- Chtesa non 2\ 7° ? l0r?en,iati "eraici d’lddi» e degli uomini, della Ghicsa non meno che di ogni onesta politica istituzione. tite**rj rnpriu?0 dehU.° apri la serie de°!i altri che con sacrilega s fronti trÌIa^ 7 gl0r™ se»uent^ e P0^è questi hanno già iu- neìl’Ìtaha dl S0"° «r|i U0U1Ìni onesti liel nostro Stato, così noi pi«tw . e ta incontreranno nelle altre parli del mondo, Fumimi 1 TT- *' nos*ro coore l’enorme dolore di qui ripeterli, quel luoiro ov^i™ • i * sot,tfarc* ^al lu°g° ove furono commessi, da a lacrimare coi h V‘? Cnza ® lf“P«diva di arrecarvi rimedio, ridotti solo i S‘ „ m’ G 3 depl0rare COn l0,'° 1 casC ai quali il contro Ih utma 7 a?gl",,ge.Va di vedere ¡«Verdetto ogni atto di giustizia, contro gli autori degli abominevoli delitti.