260 A panare politicamente 1 idea popolo è sola certa, sola evidente sola incontrastabile. Non è egualmente delle idee, monarchia, repubblica eosl1luzi°ne, confederazione, provvisorio, papa, re, nobili, dittatori, e simili. Di tutte queste cose, a parlare politicamente, si disputa ; disputate se vi basta 1’ animo del popolo. Quelle possono essere, o no, ed a me uomo cristiano e cattolico, la maggior parte, o perchè il senso loro è c uro alla ragione, o perchè la Chiesa non ha posto sovr’esse il suggello ella Fede, o iurono, o non sono, o non saranno giammai. Dite, se vi basta 1 animo, al popolo che non è, che non fu, che non sarà mai! Ciascuna di quelle non fu mai, politicamente parlando, senza popolo, e il popolo può essere sempre senza tutte; e già fu. Ciascuna di quelle senza popolo è vanità di vanità, e il popolo senza quelle sarà pur sempre i patiimonio ed il simulacro di Dio. Sono sette mesi che io veggo la sapienza dei re, la sapienza dei cardinali ministri, la sapienza dei mini-stii laici, la sapienza dei sapienti, tradire, vituperare, dissanguare, oppi imere il popolo. Questo popolo soffre dolori, strazii, agonie; voi lo vedete senza una commozione al inondo, e voi vi chiamate sapienti e voi volete dal popolo riverenza e lède? 0 uomini buoni, o uomini savi, è egli adunque vero, come il popolo dice, che il sollevare la sapienza e la miIù alle dignità ed al potere, è un mutare infallibilmente gli uomini di senno e di virtù, in speculatori e carnefici del popolo? Questo fallo è dunque possibile? Noi dirò: ma dico piuttosto, questo fatto è presente, pui troppo! E se la sapienza è giustizia, carità, verità, s’egli è vero che in voi Papi re, e in voi re, e in voi ministri cardinali, e in voi mi-nislii laici, non è nè giustizia, nè carità, dove per Dio! sarà la sapienza, do\e la verità se non nel popolo, in questo popolo che vi ha tollerali signori e padroni, lino ad oggi, ed ora commette il gran delitto di ritirarvi ai vostri principi], la grande ingiustizia di non volervi che protettori e maestri, ed il gran sacrilegio di restituirvi a Dio ed alla Chiesa? Adunque il popolo è solo verità. Popolo è idea capitale, necessaria sovra tutte; scalila, conosciuta, divulgata meno eli tutte. Il popolo è, o dimenticalo, od oppresso. Egli è quello che i Croati calpestano in Italia, che i principi usufrutiano a sangue dappertutto, che i gabinetti dimenticano affatto, e i sapienti, o *h ulano e sprezzano sempre. Molti disputano e mostrano che la ragione sta in loro come il sole in cielo, ma il popolo solo combatte, solo è piodigo di sangue per la gran patria italiana, ed una goccia di questo ago di sangue eh’ egli ha già versato, non vale a dismisura tutte le vostre ragioni? Molti seggono sui troni e sulle cattedre e sulle scranne, e dichiarano, come due via due fa quattro, ch’egli hanno il diritto di seder colassù. E seggano, ma il popolo paga, e paga del sudore della sua Ironie, delle vigilie delle sue pupille, degli affanni del cuor suo; e voi che sedete colassù, ditemi un poco, io lo intimo, quali e quanti dei Doni, delle cattedre e delle scranne vostre, possono compensare una goccia sola di quella rugiada incessante di sudore, onde il popolo tramuta i» bori e verzura i triboli e le spine della terra sua, una sola di quelle vigilie, un solo di quelli affanni? Io veggo il mio popolo afflitto, angosciato, martoriato, crocifisso. Adunque perchè non dirò in Italia non essere che un bisogno solo: il Popolo?