499 La Prussia ha, in cerio modo, bisogno d'un corpo, a cui possano raltaccarsi le sue membra slogale; noi dobbiamo favorire tale tendenza, sullo la condizione dello svolgimento della democrazia nel paese, che meglio ad esso si presta per le sue credenze, la sua storia ed i suoi costumi. La Prussia, se si può parlare cosi, fu sempre meno legittima dell’Austria c della Russia; ella non attende nessun aumento di territorio dalla dissoluzione e dalla spartizione dell’impero ottomano; non è ora soggetta alle ispirazioni dello czar, suo futuro nemico, se non perchè è inquieta riguardo alle provincic renane, ch’ella suppone aver noi l’intenzione di conquistare. Tocca a noi rassicurare la Prussia; farle comprendere che, se la Francia si ascrive ad onore d’essere lo scudo dei popoli, ella ha riposta per sempre nel fodero la spada delle conquiste : il suo destino è d essere la spada, e non la scure della civiltà. Gl’interessi reali e stabili della Prussia stanno con noi. Fatele credere alla nostra lealtà, ed avrete smembrala la santa alleanza. Quanto all’Austria, che che facciamo, ella ci sarà sempre avversa. Ella tradì Napoleone, dopo essersi imparentala con lui. Ella rappresenta la resistenza in Europa ancora più che la Russia. Ella v’ingannerà per guadagnar tempo, per soiiocarc ne suoi stali il genio della liberta, per soggiogare gli Ungheresi, trucidare i nobili Polacchi, i combattenti di Vienna, e tornar a spegnere in casa nostra l’incendio, di concerto con tutti i nostri nemici. L’anima della santa alleanza è 1 Austria; ella si rallegra ancora del detto triviale d’un fra’suoi diplomatici: Per domare la rivoluzione in Francia, bisogna lascia ria bollir nel suo brodo. (Segni di slupore_, seguili da fragorose risale.) Signori, il detto è del sig. di Mettermeli, e sotto queste ignobili parole si nasconde una gran verità: la rivoluzione ha bisogno d una giusta espansione; l’isolamento è la sua morte. Due cose sono in opposizione nel mondo: da un lato, lo svolgimento della rivoluzione dell’89, nel riguardo sociale: dall altro, il diiitlo pubblico, istituito dalla forza nel 1815, nel riguardo politico. La prima di queste due cose è il fiume della civiltà; la seconda n’ò la diga. L’opera della Francia è di dare alle acque fecondanti il loro libero corso: quella dell’assolutismo di puntellare le steccaie, che slasciansi. lotta la politica è in ciò. Siate appien certi che, ad onta dei lagni reciproci dell’Austria e della Russia, elle si uniranno contro di noi, non appena il potranno, per un sentimento d’odio contro la libertà. Se quelle potenze acconsentono oggidì a riconoscervi come fatto, non vi riconosceranno mai come dirilto.°Pensale dunque, pur evitando, che il potete, una guerra generale, a bene scegliere le vostre alleanze ed a preparare il trionfo d’un nuovo diritto pubblico. Noi siamo ora in un momento di peripezia, nel quale ogni esitazione diviene pericolosa. Ci conviene abbi acciai e una follo unità d intendimenti c di opere; poiché, pena il perire, tocca a noi presedere, in virtù della nostra provvida iniziativa, agli avvenimenti più gravi, che mai abbiano influito sulla sorte delle nazioni. L’affrancamento dell Italia^ 1 alleanza con la Germania libei a, la ri-