408 bassi a tutelare la Italia. Mentre noi tulli trepidiamo per lei, Venezia, bella di fama e di sventura, sta ferma nel suo proponimento. Principi e popoli si argomentano ricuperare per virtù d’inchiostro quanto cedevano sui campo di battaglia; Venezia sola mena la spada e abborre il sermonare. E noi, Italiani, la lascieremo sola di nuovo a perigliare contro il comune nemico? Rinnoveremo noi nei moderni tempi, elle hanno nome di civili, l’antica infamia? Dunque noi pei nostri magnanimi fratelli non sapremo adoperare altro clic parole? e queste parole saranno sempre di requie ? Vergogna! vergogna! Se non ci muove carità, ci persuada il comodo nostro. Ü donne, che serbate codesti ornati agli orecchi, che cosa aspettate voi? Forse che il Croato venga a strapparseli, e le orecchie con essi? Ü cupido raccoglitore di danaro, che ricusi darne una parte per la difesa della patria, e di te, qual cuore sarà il tuo quando te lo rapiranno lutto per mantenere soldati, che perpetuino il servaggio nel tuo paese? 10 per me penso, o Signore, che nessuna impresa al mondo presenti tanti motivi, come quella di Venezia, per essere soccorsa dal consenso universale degli uomini; conciossiachè, o tu vogli considerarla per la parte della religione, ed hai da tenerla come primogenita della fede di Cristo; o per la parte della gloria italiana, e le sue geste stupende appaiono facilmente maggiori di quanto seppero mai imprenderne gli altri popoli italiani; o per la parte della generosità, e tu la vedi combattere sola per tutti, ora come sempre, secondo la sua gentile natura; o per la parte del comodo, ed ella sostiene la guerra tenendola lontana dalle nostre contrade, e, cuoprendole come di scudo protettore, ci libera dagli orrori di soldatesche immanissime, sempre dolorose a patirsi, difficili a ripararsi comedió transeunti. E poiché tante cause religiose, magnanime, e d’interesse, concorrono a sovvenirla, io, illustrissimo sig., quanto più so c posso mi raccomando, onde con tutte le forze vi adoperiate fervorosamente a raccogliere danaro ed oggetti preziosi per sostenere la guerra in Venezia. Instituite compagnie di collettori; bandite questue; provocate elemosine : e mandate, mandale quanto più presto potete, o danari od oggetti da convertirsi in danaro, al Comitato che verrà instituito in questo ministero per inviarsi prontamente a Venezia. Nè meno importa, anzi a me sembra convenientissimo, che vi accordiate in guisa con le autorità ecclesiastiche, che celebrino quotidianamente una messa per la salute di Venezia e pongano un ceppo in chiesa per raccogliere le offerte dei fedeli. 11 clero nostro tanto si mostra zelante per la patria indipendenza, che io per me penserei fargli torlo ove dubitassi delia pronta e sviscerata sua operosità per ottenere largo frutto di quanto propongo; e dove mai per caso impensato, c del tutto lontano dalla mia mente, qualcheduno si mostrasse, non dico restio (il eh'è impossibile), ma tepido, ammonitelo con queste parole: Se Venezia non era, i cavalli dei Turchi avrebbero mangiata l’avena sopra l’altare ove consumi il sacrifizio di Cristo. il ministro dell’interno F. D. GUERRAZZI.