336 .. Questa coopcrazione generale sarebbesi però ridotta a un vano sforzo ìi lesa c di libei là, se fossero mancati al nostro Governo i mezzi pe-cumarii per approvvigionare la piazza, per agguerrirla e per sostenere le milizie proprie, e quelle qui accorse dalle varie parti d’Italia. Noi qui non vogliamo ripetere che cosa abbiano l'atto i cittadini per soccorrere di denaro, di prestiti, di guarentigie il nostro Governo. Chi guarda ai con 1, mensilmente resi, vede che tre milioni per mese ci bastano appena; c che spesso gii oltrepassiamo. Chi guarda ai conti resi, vede che Venezia ha sopportato da sò, e del proprio, quasi per intiero, quest’ onere ingente. Venezia ha stesa la mano da un pezzo, si è fatta chiamare la (jrcin mendica nell alto di spogliarsi di ogni ornamento, di ogni ricchezza, c lino dell ultima tunica. Poteva Italia sovvenirla in tempo e darle più ^Oraoo*° nel generoso denudamento. Ma non per questo Venezia si scon-m'ta; ella fida ancora, e quando, dice, mi vedranno del lutto ignuda e a iamata, le mie sorelle, che mi chiamano da tanto tempo la gran men-( ica, mi tratteranno una volta come tale, e mi alimenteranno e mi copriranno, poiché avran pensato ch’io divenni si povera, non solo per me ma per esse tutte, e adesso ancora, che mi chiamano mendica, pro-londo tesori miei: ma sono gli ultimi; che, se non fidassi che lo faranno, protesterei contro colesto nome che mi diedero di gran mendica e vorrei assumer quello di generosa opulente. Tal è stata la fede dei ricchi, come dei poveri nostri, nel dare tutto ciò che aveano alla patria: fidarono che i loro fratelli d’Italia avrebbero a o altrettanto. Di quanta costanza nel proprio divisamente non conviene armarsi per nutrire una fede sì viva! L indizio più sicuro della rigenerazione di un paese è la donna. Se vuoi pollar giudizio delle virtù dei figli, guarda la madre loro; se vuoi assidi! arti della sincerità del patriottismo dei cittadini, indaga se le donne oio g i approvano, gli applaudiscono. Oh! noi avremmo assai temuto e a ledenzione del nostro paese, se le nostre donne fossero rimaste runicie, indifferenti alla rivoluzione da noi operata, o se per vezzo di novità soltanto si fossero fatte a seguire un cambiamento politico, come ogni a tro cambiar di moda. Ma, la Dio mercè, sonò l’ora del ridestarsi, c a u i anche la donna. La donna di tulle le classi comprese la propria missione, nobile e sublime missione. Dovea armare la destra allo sposo, a. a Catello, ed affrettarne la partenza pel campo dell’onore; ovea dimettere gl inutili ornamenti, gli ori, le perle, i monili, le ar-1,11 fi5 C sacrificarli sull’altare della patria; dovea assoggettare al più s ie o regime economico sé e la famiglia; dovea consacrare il lavoro e »e piopiie mani ai difensori delta patria, sia confezionando le vestimeli a, apprestando cartucce, filaccica, come intcssendo sulla tricolore ian ìera le benedette parole libertà e patria; dovea sul Ietto del fratello eri o stendere la mano pietosa, e lenire i suoi dolori colle delicate cure i cui e capace la donna; dovea alla prole, appena adulta, parlare con-1 .,.L V1.rili I,ar<)‘Cj inspirarle la saula ira degl’italiani contro l’oppres-fe s laniero, e il debile braccio armare di fucile e di spada, caparre nersela*3 |S^.ei anze c^lc libertà, conquistata dal padre, sapranno mante-