304 liberamente la vostra fede e le vostre speranze’: non tradite la patria, ma salvatela. Il (aro della nostra salvezza è il Campidoglio, la via a tenersi è il suffragio universale della Costituente Nazionale Italiana, la divisa sta impressa sul vessillo deila rigenerazione unitaria d’Italia — Dio e il Popolo. — VIVA ITALIA — VIVA LA COSTITUENTE ITALIANA. (Seguono moltissime firme) 4 5 Dicembre. I MILITI DELLA LEGIONE BOLOGNESE AI FRATELLI D'ARME DI LOMBARDIA CIIE DIFENDONO LA VENEZIA. La sorte delle armi italiane, che ci univa sulle pianure di Padova, redente dallo straniero, e ci destinava alla difesa della Venezia, ci divide ora da Voi, o generosi Lombardi, e da queste magiche lagune, ove comuni patimmo i disagi del campo e la insalubrità dell’aria. Le tempestose vicende, che minacciano al momento lo Stato Romano, domandano urgentemente la nostra presenza. Chè il travolgersi delle sorti di Roma sarebbe infortunio gravissimo per tutta Italia. Noi pertanto corriamo a sostenere i diritti a quella Nazionalità, clic deve sorgere vendicata fra le mura della eterna Roma. E voi, o Fratelli di Lombardia, durale al sostegno di questo libero propugnacolo della Indipendenza Italiana; e siate certi che noi non degenereremo giammai da quelli che fummo; nè poseremo le armi che quando ci sarà dato vedere libere dallo straniero le vostre native contrade. Una parte della nostra Legione, che dovette spatriare perchè affranta dai malori e dagli stenti della guerra, ci attende ansiosa di ricongiungersi alle sue file sotto quella Bandiera, che salutava la prima volta le città e pianure del Veneto sgombre dalle orde croate. Ed ecco perchè a Bologna prima che altrove .è diretta la nostra marcia. Là devesi completare la nostra Legione, là riorganizzarsi con più certe e durevoli discipline, allo scopo unico di meglio cooperare alla causa comune. E mentre di breve riposo rinfrancheremo le nostre forze, opereremo in pari tempo che più vivido si riaccenda nella Italiana Bologna quel santissimo foco di Libertà, di cui essa fu mai sempre la prima animatrice. Ricevete adunque il vale della nostra fratellanza sincera, accompagnato da que' prosperi augurj che alla vostra condizione dolorosa, e alla bontà singolare dell’animo vostro ben si convengono. Durate, o Generosi, nella magnanima impresa in un cogli Italiani di Napoli qui combattenti; e adoperiamoci tutti perchè presto spunti quel giorno, in cui tutte le genti del bel Paese si abbraccino rigenerate sotto un solo Stendardo e strette ad un patto nazionale, felici una volta di avere riconquistata una Patria. Viva l’Indipendenza Italiana! Viva il Popolo eroe! Venezia 12 dicembre 1818.