512 grande,, raggiralo, ingannalo, tradito da quelli clic in tutti i tempi raggirano c ingannano c principi e popoli, abbia dovuto soccombere al fasto del mondo, <\Jla violenza morale dell’astuta diplomazia. Pio IX fino dal primo istante del suo pontificato si appalesò mitissimo di cuore, amante di libere istituzioni e instauratorc del governo popolare. Questa sua condotta mentre serviva mirabilmente d’esempio ai monarchi tutti ma in particolar modo a quei d’Italia, non che ad affezionare al Capo del Callolicismo gli uomini di qualsivoglia partito sparsi nelle svariate contrade del mondo, e perfino delle Sette dissidenti, non esclusi f Israelita e il Maomettano, dispiacque troppo agli architetti del vecchio dispotico edifizio europeo. Da quell’istante fu messo mano all'opera o di distrugger quest’ uomo, o di renderlo schiavo delle altrui voglie onde servirsene di strumento col quale spegnere ogni germe di libertà negli italici petti, e restaurare la monarchia assoluta, i sette regnicoli, le antiche divisioni, le gare municipali, e se altro non vuoisi, di far sentire in noi lutto 1’ amaro della necessità di supplicare, quai malfattori, vestili di sacco e di cilicio, coperti di cenere e colla fune al collo, l’alta protezione della crollante casa di Habsburgo. Ed il lavoro non ristette a metà, poiché le opere di Pio IX dall’agosto 1847 lino alle due proteste nelle quali chiama coll’epiteto d’ingrati quelli cui aveva impartito i suoi be-nefìzii, vanno distinte da un ammasso di puerili contraddizioni e d inutili querele a segno che messe in un fascio, potrebbero servire a formare il tesoro o il repertorio di tulli quegli uomini che vogliono e disvogliono a guisa di femmine, e mai si decidono, o se pur si decidono, è sempre per appigliarsi al partito peggiore. E con ciò intendo parlare di Pio 1\ come Principe temporale, e niente di più. Il mio cuore si spezza dal dolore, la mia mente si rattrista e viene meno, nel sentirmi costretto a scrivere in questa guisa di un uomo, che Dio solo conosce quanto amavo e adoravo finché vidilo camminare diritto pel sentiero della umanità e del riscatto dei Popoli. E allora fu che dissi potersi applicare a lui le parole che Simeone nel suo profetico linguaggio proferiva intorno a Gesù Cristo: — Questi è posto per ruina c per risurrezione di molti in Israele. — Vale a dire che sarebbe stato Pio IX pietra d’inciampo, pietra di scandalo per gli oppressori tutti quanti, e pietra fondamentale e di salute pei diritti dei popoli e per la redenzione d Italia. Ma questa idea lusinghiera disparve tostochè i popoli vedendo riuscire inutile i loro reclami, dier di piglio all’ acciaro e in campo aperto si disposero alla lotta suprema contro le falangi del più efferato fra i nostri nemici. Da quell’istante o che credesse il Sovrano Pontefice di arrestare il corso degli eventi che Dio nei suoi imperscrutabili decreti aveva segnalo, o che l’arte scaltrissima delle Corti oltramontane gli avesse sconvolto, come pare, la mente, egli non pensò che a sognare i bei tempi di Papa Gregorio XVI. Sì, Beatissimo Padre, Voi che dietro le note surrettizie e orrcllizie del maresciallo Radetzky temevate uno scisma per parte del Clero Germanico, ora lo provocate, anche non volendo, in Roma e in Italia. \°j chiamaste vostri dilettissimi figli i croati, e gl’italiani all’incontro co brutto c schifoso nome d’ingrati. Voi benediceste all’Italia e fidente nella