123 Mei lontano settentrione, nella patria stessa del vecchio maresciallo, nella sede secolare di ogni dispotismo, si accende ora una fiamma, sorge un augurio insperato. Benvenuto sia ogni popolo che si appresta ad entrare nella battaglia dei popoli. E noi derelitti compiremo la nostra. Derelitta dalla Francia, l’Italia ripete ancora più Meramente » F Italia l'accia da sola. « Prostrati, noi togliamo forza dalla sconfitta, che ci rende potenti di un odio indomabile e di un ansia inestinguibile di libertà e di gloria. Noi diciamo onore alla memoria della Francia che fu; ma Dio solo fissa le sorti e la missione dei popoli: (piando uno fiacca, un altro ne suscita; egli in noi pose lede che è promessa dei destini d’Italia. GIO. CARCANO. 45 Novembre. (MANDO IN Ciro DELLE TRUPPE NILO ST1T0 TERBIO ORDINE DEL GIORNO. Il capitano Vincenzo Stcìtdla, del 4.° Battaglione de’volontarii Napolitani, abbandonò le bandiere senza permesso, sono ormai 4 mesi, si recò in Napoli e ne’giorni scorsi lece qui ritorno. Egli si scusa col dire, che non credeva grave delitto ad un ulfiziale de’ volontari l’assentarsi dal suo corpo senza esserne autorizzato. Il generale in capo, in luogo di sottoporlo ad un Consiglio di guerra, si limita ad allontanarlo dall’esercito Italiano di Venezia. Si vale il Generale in capo di quest’occasione per far conoscere a coloro tra’volontarii i quali ignorassero le conseguenze dell” essere corsi spontaneamente sotto le bandiere, che, una volta consumato quest’atto patriottico, debbono rimanerci nel modo stesso che i soldati di linea chiamati dalla legge a militare. Ma la Patria non dimenticherà il merito della risoluzione patriottica dei volontarii; c di tal risoluzione sovvenir si debbono, più di tutti, gli ufficiali superiori e generali, che hanno l’onore di comandare questi, i quali difendono sì valorosamente la Venezia. L’esercito è informato, che il signor Generale di divisione Solerà è stato richiamato in attività di servizio, e che il Colonnello Silvestri è stato aggregalo allo Stato maggiore del Generale in capo. Il generale in capo GUGLIELMO PEPE. ^5 Novembre. SABAUDO RE. (Dal Corriere Livornese num. 218.,) Lio abbelliva le sue opere immortali di una creazione novella. — Al suo onnipossente volere, dall’annichilamento di molti secoli suscitavasi