523 sare runa dopo l’altra le opportunità della guerra, c c’infamano presso all’Europa colla loro inazione. Venezia, che fu gratissima delle promesse di ajuto a quelle potenze che le porgono un tributo di ammirazione per la sua indomabile costanza, protestò e protesta contro il lento sacrifizio che si fa di lei e dell Italia da alcuni mesi. Essa vorrebbe udir chiaro una volta queste parole: L Italia non s'aspetti alcun soccorso da noi! Allora i Veneziani e gli altii Italiani potrebbero contarsi e, altro non potendo, morire con dignità e salvare l’onore almeno della Nazione. Sappiano adunque gli stranieri a noi benevoli, che \enczia, grata ai benefattori dell’Italia, non ha e non avrà altro in mira che l’Indipendenza dell’Italia, e che protesta e protesterà sempre contro chiunque sia ostacolo a questa indipendenza. Essa non può vedere una quistione di persone laddove ci va di mezzo la salute della Nazione. Essa non guarda al re di Roma più che a quello di Torino, a quello di Napoli, a quello di Firenze; ma alFItalia. Gli amici dell’Italia, i religiosi, i cristiani, sono per lei quelli che si affretteranno a liberare i loro fratelli della Venezia c della Lombardia dalle torture di morte in cui gemono. 22 Gennaio. A MANIN E CAYEDALIS CANZONETTA POPOLARE. Se MANIN c CAVEDALI Al Governo resterà, I colori neri e sali Qua mai più se vederà. Le xe stae do persone E per sempre le sarà Le saldissime coione Della nostra libertà. Che al Governo sempre resta CAVEDALIS e MANIN : I/intenzion espressa è questa D’ogni onesto Citadin. UN GONDOLIER. DESIDERIO POPOLARE saasaasa» CANZONE POPOLARE. La xe proprio ridicola Che un pochi de signori Vogia che tasa un popolo Per comandar po lori; E per altra malora Mi lo dirò in eterno, Voler ogni mezora Cambianze de Governo. Chi scu, che ve inventò Sempre qualche coseta, E mai no Ye stufò De meter la pezeta? No gavè dei bambini Che no poi esser megio Do veri Citadini De fati e de conscgio?