164 nell'avvilimento dei nostri cuori, ¡soccorsi che ci pervennero non bastarono a sostenere per un solo giorno le nostre gravezze; quelli che ci si fanno sperare, non sono sufficienti ad un mese. In questa condizione crudele accordiamo pure alla Patria il nuovo e forse non ultimo sacrifizio che ci domanda, ma rammentandoci che siamo i rappresentanti e i procuratori dei nostri concittadini, domandiamo del pari che non si lasci questa Città, abbandonata d’ogni aiuto, portar sola un carico di tanta gravezza. Se la sua posizione procurolle da tutta Italia il nome di baloardo e di propugnacolo della libertà nazionale, continui a difenderla il braccio della intera nazione. Che se le sue strettezze ed i suoi sacrifizii la proclamano per tutta Italia illusive mendica, non manchi a soccorrerla l’oro fraterno, od almen non le si nieghi l’appoggio di fratellevole guarentigia. Allo leviamo e coraggiosamente la voce a dimostrare, clic qui si sostiene una lotta sanguinosa ed acerba, una lotta di nuovo esempio. Noi sosteniamo la guerra contro desolalrici milizie che occupano le nostre terre, e coi prodotti delle nostre medesime terre siamo forzali a mantenere la guerra che si fa a noi. I Negozianti non sono a partito migliore. Cessati i loro traffichi colle Provincie, cessarono i consueti guadagni e nemmeno possono dalle Provincie medesime ritirare i frutti dei traffichi precedenti. 1 fondachi delle vendite al minuto languono nell’inazione e giornalmente si struggono o si vanno chiudendo. Quali siano, quali saranno le conseguenze di tanto danno può immaginarsi anche da’meno esperti, mentre i meglio veggenti possono presupporre per lino l’estremo dei mali, l’emigrazione. Si convinca pertanto una volta l’Italia di questo terribile stato di desolazione del suo commendato propugnacolo e baloardo della nazionale indipendenza, e secondando gl’impulsi della sua meraviglia, accorra a soccorrerlo generosamente, e pel suo onore, e per lo stesso suo torna-conto. Si; pel suo onore e pel suo torna-conto. Quando a Dio piacerà che si squarci il nembo della guerra, e dal cielo discenda la pace., quale disdoro e quale danno non sarebbe a tutta Italia se le apparisse Venezia uno scheletro dissanguato! Presentiamo ai popoli cd ai Governi Italiani questo spaventevole quadro del nostro presente e del nostro avvenire, ed i Governi ed i popoli suggellino le loro simpatie con grandi sforzi, con generosi soccorsi, e con fraterna assistenza. E noi qui tulli non cessiamo di domandare questa assistenza e questi soccorsi, e riunendo in un solo voto i nostri suffragi alle proposte comunicateci dal Governo provvisorio, approviamo tulli del pari cogli stessi suffragi la seguente P II 0 P 0 S I Z I 0 N E. » Che il Municipio a nome del Consiglio Comunale presenti un iudi-» rizzo al Governo provvisorio, ricercando che venga fatto conoscere ai « Governi e Parlamenti Sardo, Toscano e Pontificio, e contemporanca-« mente, se il Governo stesso Io credesse opportuno, ai Municipii delie » singole Città degli Stali suddetti, la convenienza cd indispensabile nc-» cessilà che i presenti Stali assumano assieme col Governo e col Conni-