450 4 4 Gemi a io. INDIRIZZO AL CLERO D’ITALIA. Frattanli mirabili c continuali avvenimenti che si succedono rapidi come il baleno per facilitarci la via alla sospirala nostra indipendenza, a clic vorremo noi ministri del Santuario starsene indolenti ed oziosi, trascurando que’mezzi pronti che dipendono dal nostro sacro dovere e dalla nostra morale influenza sui popoli a favore della Causa Santissima che si combatte da’nostri fratelli con tanta forza e costanza? Dicano pure alcuni del Clero, veri retrogradi, che le circostanze presenti sono causate da febbrili vaneggiamenti, e noi franchi loro risponderemo essere movimenti voluti da Dio a sperdere i regnanti tiranni in pena delle commesse scelleraggini verso le nazioni, a deprimere la prepotenza inveterata dei vestili di bisso e di porpora, guastatori del papato e dell’ecclesiastica libertà, i quali rovinarono anco le benefiche intenzioni di PIO IX per nefandi principii di assoluta aristocrazia e gesuitismo. Chi peraltro edu-còssi alla scuola di pura libertà non può tollerare che questi imbiancati sepolcri più oltre diffondano sì perniciosi e fatali opinioni, e deplorando nel fondo del proprio cuore la loro cecità, cerca distruggere questi sen-1 ¡menti velenosi alla patria, alla religione, sacrificando puranco se medesimo ove lo richieda il pubblico bene., Penetrati noi dalla commovente nostra posizione in che fummo sempre tenuti per la barbarie oltramontana e pel dispotismo pretino, e considerando che al sacerdozio s’addice più che ad altri, il prestarsi nella Causa presente per servire di esempio, per (juesto, o fratelli dolcissimi, dobbiamo costituirci in unioni, quanto prima, formando così parte, quali figliali sessioni dei Circoli Italiani in ogni città della penisola per la unità onde promuovere e mantenere a tutto potere la libertà morale e religiosa da tanti secoli svisala, oppressa, svolgendo argomenti che tolgano dal suecklume retrogrado quelle abitudini e quegli abusi introdotti dai tempi, da dominazioni straniere e feudali. Infervorati da vero patriottico amore procedano le nostre unioni col solo line di giovare ai popoli ed alla Chiesa, tenuta finora in catene dalla perfidia degli assolutisti regnanti e dai vescov i paurosi e vili. Adottrinati dalla Scrittura, dal Vangelo, dalla sperienza e dai bisogni del secolo il sistema religioso sorgerà migliore e più sano nelle basi mercè quelle riforme occorribili onde unire la democrazia al Sacerdozio insegnala da Gesù Cristo e da lui medesimo raccomandata agli Apostoli perchè la portassero in ogni angolo della terra. Pertanto coi sentimenti di vero cittadino e di vero cristiano e con fondate ragioni, documentale dalla Scaitlnra, dal Vangelo, dalla tradizione e dalle intelligenze dei padri della Chiesa, potremo, scosso il giogo tirannico, depurata la religione, ritornare ai tempi apostolici, mantenendo nel popolo sempre vivo lo spirito religioso; e la religione nelle prime sue forme ridotta, si renderà più rispettabile e rispettata, ed i suoi ministri la insegneranno per sentimento non per abitudine, nè per lucro, o