552 28 Gennaio. LEGIONE FRIULANA — I. BATTAGLIONE ORDINE DEL GIORNO Fenezicij 27 gennaio 48-49. Profondamente commosso nell’ animo, e ripieno della più viva e indelebile riconoscenza, vi comunico, o soldati, la lettera, con cui 1’ esimio Italiano c nostro concittadino, triumviro Cavedalis, si degnò di accompagnare un nastro tricolore per adornare la bandiera del 4.° battaglione della legione nostra: » Mio caro maggior Giupponi ! a Marghtra. v Un’ innominata, dalla sponda del Turro, nv invia una serica nappa » coi nazionali colori, e trappunli in argento i motti: Per l’Italia col popolo. Nell’ unione la vittoria. » Ordiva ella il lavoro, da pericoli ed agguati angustiata, combat-» tuta, indifesa: palpiti e timori, voti e speranze ricorda quel nastro; » ma ci arreca il consiglio, il volere della patria desolata. » A voi, maggiore, la rimetto, che ne fregiate la bandiera dei con-» cittadini dell’intrepida e leggiadra donatrice. Son essi che sventurati >> soggiacquero, ma imperterriti sostennero l’onore dell’insegna in Udine » ed in Osoppo;eda \oi ora in una legione riuniti e guidati, sapranno » o morir sulla breccia o di nuovo sull’ Alpi Giulie dispiegarla. Sono » Fostro amico » GIO. BATTISTA CAVEDALIS. « Compatriolti soldati! voi comprendete quanto caro ci deve essere questo dono, pensando da chi ci viene, e per chi ci viene, e soprattutto dovete considerare i due motti, che ci esprimono il consiglio e il volere della patria desolala. No! V intrepida e leggiadra donatrice non avrà indarno palpitato, temuto, desiderato e sperato; noi saprem compiere il nostro dovere. Noi sapremo difendere la bandiera, che altre gentili nostre concitladine ci stanno preparando, ed alla quale verrà appeso questo prezioso nastro; e, generosamente combattendo, spargere fino all’ultima stilla il nostro sangue per la salute della patria nostra adorata, l’Italia. Giuppoki, maggiore. 29 Gennaio. Essendosi riconosciuto utile il procurare di render maggiore, per quanto si possa, la massa circolante del numerario, la Camera, nel desiderio di contribuire al patriottico scopo, trovavasi in debito di secondare