44 maresciallo, com è ben da credere, colorisce quest’annunzio colle tinte proprie di lui. 4 Novembre. DELLA LEGA ITALIANA. I giornali di Roma del 20 traggono da una stampa, che circola in quella capitale, il seguente progetto di Confederazione, elio si dice opera dell'illustre Rosmini. L'editore, in alcune considerazioni che Io precedono dice che era stato accettalo lealmente dal Pontefice e dalla Toscana; ma che un partito antinazionale, voltosi al ministero Pinelli a Torino, ne attraversò la conchiusione; per lo che il Rosmini respinse il suo mandato: IN NOME DI DIO Fui da quando i tre governi di Roma, Torino e Firenze formarono la lega doganale, fu loro pensiero di addivenire ad una lega politica che tosse come il nucleo cooperatore della nazionalità italiana, e potesse’dare all’Italia quella unità di forza, che è necessaria alla difesa interna ed e-sterna, ed allo sviluppo regolare e progressivo della prosperità nazionale. Il quale intento non polendosi ottenere in modo compiuto e permanente se 1 indicata lega non prende la torma di una Confederazione di stati, i Ire governi suddetti, costanti nel proposito di ridurre a pieno effetto il loro Svisamento, c Proclamare in faccia all’Italia ed all’Europa che esiste fra loro la predetta Confederazione, come altresì per ¡stabilire le prime basi della medesima deputarono a loro plenipolcnziarii. Sua Santità . . . . S. M. il re di Sardegna . . . . S. A. I. R. il granduca di Toscana . . . . i quali, scambiati i loro pieni poteri cc., convennero tra di loro ne’seguenti articoli, clic riceveranno valore di formale trattato dopo la ratifica delle alle parti contraenti. Art. 1. Fra gli Stali della Chiesa, del re di Sardegna e del granducato di Toscana è stabilita una perpetua Confederazione, colla quale mediante l’unità delle forze e di azione, sieno guarentiti i territorii de"li Stali medesimi, e sia protetto lo sviluppo progressivo e pacifico delle H-berla accordate, c della prosperità nazionale. "• E augusto ed immortale Pio IX, mediatore ed iniziatore della e6a e della Confederazione, ed i suoi successori, ne saranno i presidenti perpetui. 1 , t5‘ Entro lo spazio di un mese dalle ratifiche della presente conven- zione, si raccoglierà in Roma una rappresentanza dei tre Stati confederiti, ciascun de’quali ne sceglierà tre, e verranno eletti dal potere legisla->'o; i quali saranno autorizzali a discutere e stabilire la Costituzione lederalc. A. La Costituzione federale avra per ¡scopo di organizzare un potere centrale, che dovrà essere esercitato da una Dieta permanente in Roma • cui 11ilicii principali saranno i seguentiI. Dichiarare la guerra c la pa-S c tanti) nel caso di guerra quanto in tempo di pace ordinare i con-imgenti de’singoli Stati, neccssarii tanto alla esterna indipendenza, quanto