cd alza il vessillo della libertà c dell'indipendenza; vo'dire la gloriosa Venezia. Più volte ti si è chiesto pronto soccorso per questa mendica, guerriera che vuole rimaner libera, o liberamente morire. Or bene, popolo genovese, quella sventurata città rimane tuttora invitta, ma tuttora ha d’uopo delle nostre sovvenzioni, imperocché molti sono i suoi bisogni, e disperato è l’appello che la a tutti gl’italiani. Popolo genovese! 11 nostro governo, retto al presente da uomini sinceri e popolali, ha opportunamente decretato la somma di lire nuove seicentomila al mese a prò’ di Venezia, e questa somma è certo un ristoro, un contorto per quella eroica; ma credi tu che tal somma possa sopperire agl imperiosi bisogni, ond’essa è travagliata? No; troppi sono, e per questo non devono venir meno 1 nostri soccorsi; no, troppi sono, e per questo non devi prestar fede nè a chi ti dice che ora è superfluo versar danaro a vantaggio di Venezia, perocché è bastantemente soccorsa, nè a chi ti grida che è vano aiutarla pere e alla fine dovrà cedere all’urto straniero. Popolo genovese! . Rigetta, rigetta senza esitanza siilatte parole, che sono d anime o fredde, o deboli troppo. — Venezia deve avere la nostra aita, senza della quale perirebbe. — Venezia non deve perire, giacché cadrebbe con essa l’unico baluardo della nostra indipendenza. Quale vergogna incancellabile per noi, se la magnanima città fosse costretta a porgere le mani alle catene tedesche, solo perchè mancò della nostra pietà! Quale danno tremendo per la causa dell’indipendenza italiana, se il ledcsco fosse nuo vamentc padrone di quella poderosa citta ! Popolo genovese ! Il Comitato di soccorso ai combattenti nella guerra-santa ti prepara una fèsta solenne, una gran Tombola a benefizio di Venezia! Non si tratta di un giuoco, ina di un atto di carità; e però come tale devi con siderarlo, come tale soltanto favorirlo coll’opera. Questa festa deve dar prova a Venezia del tuo alletto per lei, della tua fede nell avvenire. 11 dunque generoso, o popolo genovese, in siflatta occasione, come scolpii fosti gagliardo sostenitore dei tuoi sacri diritti. Popolo genovese! ? Rammentalo bene: Venezia resisterà, se noi vorremo eh’essa resista; e noi dobbiamo volerlo a costo di sacrifizii d' oro e di sangue, impeioc chè la causa, che si tratta nella città delle lagune, è di tirannia o di libertà, di vita o di morte. Genova il 3 gennaio 1849. 10 Gennaio. UN PROVVEDIMENTO NECESSARIO. VENEZIA, che nelle sue attuali solenni circostanze, ha d’uopo, P^1 eh« in qualunque altra epoca della sua vita, di tutti i possibili niezzi,