33 mancar le forze ogni qual volta debbono proferire il prezzo d’uno d’essi c che racapriccian d'orrore al solo immaginarsi essere Venezia ridotta a tal passo ! Dm taccia, clic questa nostra protesta abbia ad avere qucireffelto che ardentemente desiderano lutti i veri palmiti, cioè, salvar i nostri oggetti ( aite, e costringer le Città Italiane a darci aiuto pel comun bene Venezia 25 ottobre 1848. MOLTISSIMI VENEZIANI vcì i amanti della propria pairia. 3 Novembre. IL MINISTERO SARDO E li’ITALIA LETTERA DI LUIGI CIAPPOLI INVIATO LOMBARDO A PARIGI. Carissimo Amico! lia„/ILd0ma.ndate iCÌÒ C,‘ i0 ne pensi sull° s,nl° P'-esenle della cosa ita-Jiann. Lccovelo m brevi cenni: mesi Hunf"“rav^tnmm“u T ZZ'^ ~ °' amareggiale dalla dillidei.za e dal disinganno. OgW spcSmÓ' ancóra’1'1"0 Iremi,mio scorgendo le slesse cause di E “ “ ' ' Emonio e di rovina ./esperienza del dolore sa^es^^S^ ^ # Dopo le giornate d. marzo il parlilo realista ed il partito aristocr>‘ ,co lombardo, proli Ita,,do delle illusioni del paese e di „„ se,Iti,ne,,lo' lodevole d, orgoglio nazionale, pervennero a far credere clic I, .1,1,ornsse dall’aiuto francese. - In quel te.npo ¡a F anc a desX a d nlervenire c di assicurare l’indipendenza d’Italia insieme e la sicorct de le ne frontiere. I giornali 'prezzolali od illusi ^Torino grXo ,„ , in /mada sé, c la stampa reazionaria francese coinnrrif, ,,»• f"’ saPeva clic prodigare iodi, cerio non i,iico.-sg;a;ióti::fi"^ù 'dd°t:i: in Iawia *• ¡’“b: mare; le lungaggini de.i’armal.mnlt % ' ^T“"0 * ^ c, perdettero nell'opinione dell’Europa c si disse chi il ' ' ' I ' ,’, ' ; giornate a forza di viltà, c per ,,o„ esporsi „Ila , PS°C° d'to primo difensore trovato. Si aggiunga clic il t 1 aI •Il d, non sapevano clic schiamazzar, trascinar la sciabola e l’ir ,|p1„‘L ic rei to' I iberniore ‘i ^- di llafC0I|dcrc la novella pervenutagli