52 diretto o indiretto, e per riconquistare a qualunque costo la nostra indipendenza e la nostra sovranità. » Questo indirizzo è coperto da più migliaia di firme, fra le quali di parecchi generali, ministri, agenti del governo lombardo-veneto, di parecchi giornalisti, uffiziali superiori, del sig. generale Maistro, dei signori d’Apice, Restelli, Giuseppe Mazzini, ec., oc. 5 Novembre. VENEZIA E L’ITALIA. Dio è con noi! — Italia l’ora della tua grandezza è suonata! Quel trono die fiammeggiava della tua ricchezza, cade per le mani stesse di coloro che lo innalzavano: Quell impero che pareva invulnerabile crolla a precipizio. Fugge la fatale famiglia. De nazioni imparano ad esser nazioni, scuotono il giogo, si rendono indipendenti .... La politica di Metternich tenta ancora riaccender la fiamma dell’assolutismo; ma la guerra la distrugge; sì, la guerra dei popoli che comprendono esser venuto il giorno loro: il grido delle nazioni è salito al trono di Dio, e Dio le ascolterà .... Ma, tu Italia, sei una gemma da tutti invidiata; e quelle nazioni stesse che oggi si vanno edificando, sospirano il giorno di possederti. Oh Italia non voler avverare si esecrabile sogno! £ giunto il dì della tua antica gloria; afferra il destino e ai tuo volere il sominolii iddio è con noi. — Venezia fino dal dì della nostra rivoluzione giurava serbar® viva la fiamma dell’Indipendenza, e tenne alla sua parola Dopo cadute sotto il giogo le belle provinole^ da tutta Italia corsero a questo lagune anime grandi di patrio amore, e Venezia ¡e destinava ad una storica gloria. — Sì, il giorno 27 ottobre sarà memorabile per l’Italia .... Un pugno di Eroi si slanciavano furibondi dai forti di Marghera, e facevano mordere la polvere all’imbaldanzito usurpatore .... Venezia tu avevi una storia che li rendeva l’ammirazione del mondo; scrivi oggi in essa la memorabile giornata che li rende nuova maraviglia a tutte le nazioni .... Italiani tutti, pensate che Venezia ha gellato il guanto al nemico, e che se voi non correte tosto a liberarla, e con lei tutta Italia, sareste meritevoli di eterna maledizione .... Divampi questa fiamma, di gloria per tulle le terre. — Per vincere eserciti agguerriti basta il volere dei popoli : come leoni precipitate uomini c fanciulli sopra i nostri oppressori, e vedrete ben presto quanto valga il furore d una nazione protetta da Dio .... Su via, nessuno vi raltiene; oggi il nemico è debole, oggi adunque lo si distrugga, e si annienti. — Sia egli ripulsato ne’suoi confini .... Sorgano sull’Alpi e sul mare quelle fortezze che la natura seppe lormarsi e possa una volta l’Italia alteramente dire: Il mio valore ini ha resa Nazione, e Nazione sarò. LUIGI ANTONIO BRAGHETTA.