349 Costituzionale può dare alla patria nostra uniià, forza e potenza contro i disordini interni e gli assalti stranieri. Ma la monarchia sequestrata dai genio popolare non risponde ai bisogni e ai desiderii che oggi spronano od infiammano le nazioni. Perciò noi accogliam volentieri ii volo espresso da molti di un Ministero democratico, e faremo ogni opera per metterlo in essere. Saremo democratici, occupandoci specialmente delle classi faticanti e infelici, e facendo opere efficaci per proteggere, ¡ostruire, migliorare, ingentilire la povera plebe, innalzandola a stato e dignità di popolo. Saremo democratici serbando rigidamente inviolata l’ugualità di tutti i cittadini al cospetto della legge comune. Saremo democratici, procurando con \igilante sollecitudine gl’interessi delle provincie, c guardandoci di postergarli con parzialità ingiusta a quelli della metropoli. Saremo democratici, corredando il principato d’instituzioni popolane, e accordando cogli spirili di queste i civili provvedimenti; e in specie quelli che riguardano la pubblica sicurezza, la costituzione del municipio, e il palladio loro, cioè la Guardia nazionale. La democrazia considerata in questi termini non può sbigottire e non dee ingelosire nessuno. Essa è la sola che risponda al suo nome e sia veramente degna del popolo, coinè quella che virtuosa, generosa, amica dell’ordine, della proprietà, del trono, è alienissima dalla licenza, dalle violenze, dal sangue: e non che ripulsar quelie classi che in addietro chiamavansi privilegiale, stende loro amica la mano, e le invita a congiungersi seco nella santa opera di salvare e felicitare la patria. 11 carattere più specifico di questa democrazia in ciò risiede ch'cssa c sommamente conciliativa; e a noi gode l’animo di poter coll’idea di conciliazione chiudere il nostro discorso. Noi vi abbiamo esposto, o signori, candidamente i nostri principii; ma questi non potranno frullare c trapassare dal mondo delle idee in quello della pratica, senza l’efficace concorso della nazione e di quelli clic la rappresentano. Questa è la richiesta che a voi generosi vi facciata noi non meritevoli al lutto di questo titolo; perchè se le tenui nostre forze hanno mestieri della vostra cooperazione, ci sentiamo un animo degno della vostra fiducia. Vincenzo Gioberti — Sinf.o Riccardo — Sonnas Ettore — Rattazzi Urbano — Ricci Vincenzo — Cadorna Carlo — Buffa Domenico — Tecciiio Sebastiano. 25 Dicembre. COMANDO li« CAPO DELLE TRUPPE’ DILLO STATO VIETO ORDINE DEL GIORNO. Il Generale in Capo nelle sue frequenti rassegne è rimasto pienamente soddisfatto dei progressi che fanno i difensori delia perseverante ed impavida Venezia, nell’istruzione e nella disciplina. Tra le loro iiie poche traccie lasciano le febbri estive; ed in si rigida stagione, grazie 'die cure generose del Governo, di nulla mancano, soprattutto ne‘ vestimenti. Essi implorano di esser condotti al nemico.